La palestra della Sette Fratelli Cervi a fine ottobre torna alla scuola
Verrà dismesso il centro vaccinale di via Camurati
Giovedì l'interrogazione dei dem, poche ore dopo l'annuncio del sindaco
VALENZA – Il 22 settembre, giovedì scorso, il Pd di Valenza (Davide Varona, Maria Maddalena Griva e Salvatore di Carmelo) aveva presentato un’interrogazione sulla palestra della scuola Sette Fratelli Cervi, da aprile del 2021 utilizzata come centro vaccinale.
Il punto è stato regolarmente iscritto all’ordine del giorno del consiglio comunale in programma questa sera. Solo che non verrà discusso, almeno non nelle originarie intenzioni dei proponenti.
Già, perchè nella notte tra il 22 e il 23 settembre, quindi poche ore dopo, il sindaco Maurizio Oddone ha diffuso una nota per comunicare ufficialmente che a fine ottobre il centro vaccinale verrà dismesso e la palestra tornerà nella piena disponibilità della scuola.
La palestra della Sette Fratelli Cervi a fine ottobre torna alla scuola
Verrà dismesso il centro vaccinale di via Camurati
Il ‘metodo’ non va giù ai dem che ripercorrono la vicenda: «Il 31 luglio scorso era scaduta la concessione in uso gratuito all’Asl della palestra della Scuola “Sette Fratelli Cervi” per adibirla a Centro Vaccinale. Da allora silenzio assoluto dell’Amministrazione con genitori e cittadini lasciati senza notizie se non quella di voci secondo cui gli alunni sarebbero stati trasferiti in altra struttura per svolgere attività fisica! Il Gruppo Consiliare di opposizione PD ha quindi presentato il 22 Settembre scorso un’interrogazione da discutere nel prossimo consiglio comunale in data 28/09 (questa sera nda). Ma ecco che al 23 settembre il sindaco, subito dopo avere ricevuto la nostra interrogazione, annuncia che il centro sarà chiuso a fine ottobre! Dopo quasi 3 mesi di letargo si vede che la nostra interrogazione ha fatto da sveglia! Non possiamo che esserne soddisfatti anche se un’altra Amministrazione comunale non dovrebbe aver bisogno di essere pungolata per adempiere al proprio dovere di fornire alla comunità un’ adeguata comunicazione sui servizi a cui hanno tutti diritto!».