Lucchini su medicalizzate: “Io l’avevo detto. Ora serve realismo”
Il sindaco Rapetti ha inviato una lettera all'Aso per chiedere rassicurazioni
ACQUI TERME – A seguito delle linee di indirizzo rese note dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria volte alla demedicalizzaione delle ambulanze del soccorso avanzato in vari centri zona della provincia, tra cui anche Acqui Terme, a causa della sempre maggiore carenza di medici disponibili, il sindaco Danilo Rapetti ha inviato una missiva con richiesta di chiarimenti a rassicurazioni: «Quella contenuta nella lettera all’Aso è una semplice richiesta di spiegazioni rispetto a voci che mi sono giunte e che auspico mi vengano smentite. Ora, però, c’è la conferma del fatto che si stanno facendo ipotesi concrete. Se così è mi auguro che i vertici Aso possano avere un ripensamento, ma se così non fosse – continua Rapetti – saremmo di fronte a una situazione che metterebbe a rischio la salute degli abitanti del territorio, per la quale non esiterei a rivolgermi alle autorità sanitarie regionali, in primis l’Assessore Icardi, e nel caso alla Prefettura e alla Procura della Repubblica».
“Se mi avessero ascoltato…”
Un possibile e malaugurato epilogo su cui l’ex sindaco Lorenzo Lucchini aveva effettivamente posto l’accento durante l’emergenza sanitaria: «La carenza di medici disponibili è un dato di fatto. Ma lasciatemi dire che se un anno e mezzo fa qualcuno avesse ascoltato i miei appelli non saremmo in queste condizioni. Già adesso ci sono ambulanze su cui non c’è un medico e un infermiere si trova ad assistere la persona soccorsa, magari stando in contatto con un medico in remoto ma dovendo operare con la difficoltà di essere in servizio su un territorio disagiato. Dopo tanti proclami – conclude l’ex sindaco – a chi guida la città non chiedo miracoli, ma un po’ di sano realismo. Facciamo fronte comune, bisogna fare insieme pressione perché questa decisione venga rivista. Bisogna fare presto però, perché il tempo stringe».