Venini protagonista della Venice Glass Week
Il brand del valenzano Gruppo Damiani si conferma eccellenza della Laguna
VENEZIA – Nell’anno internazionale del vetro promosso dalle Nazioni Unite, la creatività di Venini – brand di proprietà del Gruppo Damiani – torna in scena in occasione della Venice Glass Week. La magia del vetro e le sue straordinarie lavorazioni si raccontano nella mostra Venini: Luce 1921 – 1985, allestita dal 18 settembre alle Stanze del Vetro nell’ex Convitto dell’isola di San Giorgio, e in occasione della performance immersiva Il flauto e il vetro in programma il 19 settembre.
Negli spazi di Palazzo Loredan, che ospita l’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, va in scena la performance multimediale Il flauto e il vetro con cui la flautista Federica Lotti affronta un viaggio poetico attraverso epoche e stili, che da Georg Philipp Telemann arriva alla contemporaneità passando per Claude Debussy, Edgar Varèse e André Jolivet. Il processo alchemico da cui nascono le opere di Venini viene reinterpretato evocando gli elementi dell’aria, del fuoco, del metallo e dell’acqua: i suoni contenuti nei diversi brani sono messi a dialogo con i rumori della vetreria che in oltre un secolo custodisce un patrimonio artistico unico. In questo luogo che affonda le sue radici nella cultura veneziana sono state, infatti, effettuate le riprese video/audio che interagiscono con la performance dal vivo, restituendo uno scorcio su mondo poetico, in cui la tradizione incontra l’arte.
Nel respiro si concentra l’essenza del soffio vitale, che pervade ogni parte del corpo e della mente con il flusso di un’energia aerea: una materia impalpabile e invisibile che può produrre suoni meravigliosi, se insufflata in un flauto, ma può anche modellare un’opera d’arte quando viene soffiata attraverso una canna nella massa vitrea incandescente. Materiale e immateriale si incontrano nella fornace artistica: aria e fuoco, vibrazioni e percussioni si fondono per dare vita ad un’esperienza multisensoriale. La performance musicale è intimamente connessa, in un unico atto creativo, a ciò che si svolge nella vetreria; la musica eseguita dal vivo interagisce con le immagini video che rivelano il lavoro in fornace. Il flauto incontra le canne dei soffiatori VENINI; la fragilità dei suoni si confonde con quella del vetro per dar vita a un’esperienza ricca di emozioni.
Venini si conferma ancora una volta protagonista della storia della Laguna, in quanto capace di valorizzare il sapere dei maestri vetrai tramandato per secoli attraverso gesti silenziosi e di intercettare le nuove espressioni di artisti o designer contemporanei: il patrimonio manifatturiero di una delle grandi eccellenze italiane continua a rinnovarsi.