Yamato riparte in presenza. Il Giappone? Lo si trova anche a Casale!
Due fine settimana consecutivi di open day per la realtà nata nel 2016
CASALE – La via più veloce per abbracciare la cultura giapponese, almeno per chi risiede in provincia di Alessandria, non porta all’aeroporto di Malpensa ma passa da Casale. È così almeno dal 2016 con la nascita dell’associazione Yamato, che ha sede in via Garibaldi 18, un autentico unicum.
Dopo oltre due anni caratterizzati dalla pandemia, e dal conseguente ricorso alle attività prevalentemente online, si riparte in questo mese di settembre (anche) con molte iniziative in presenza. Per presentarle al meglio, incentivando l’iscrizione, sono in programma due fine settimana consecutivi di open day: il 24 e 25 settembre e il 1 e 2 ottobre dalle 15 alle 18.30.
L’associazione, nata dall’unione di intenti di un manipolo di appassionati (tra i quali c’è chi, come l’artista Shozo Koike, è proprio giapponese), è attualmente presieduta dal maestro di Karate Pier Paolo Cornaglia, che da decenni è in città un ambasciatore della nobile arte marziale.
Lo scopo di Yamato è quello di diffondere la cultura e l’arte giapponese, e lo scopo viene perseguito in diversi ambiti. Con corsi anche di lingua, lezioni, workshop, mostre, convegni, organizzati nel weekend o in orario serale e pre-serale. Quello che si vuole raccontare, e far vivere, è il Giappone autentico, così lontano, ad esempio, da molti ristoranti di sushi…
Yamato in questi pochi anni è già diventata un punto di riferimento degli appassionati del paese orientale ma pure dagli stessi giapponesi in Italia. Forse non lo è ancor altrettanto nella comunità monferrina. Tra le più curiose iniziative di questo open day c’è ad esempio – sabato – la possibilità di provare la calligrafia giapponese «Una vera e propria arte» spiega Raffaella Costanzo. Domenica all’imbarcadero ci sono i taiko, i tamburi giapponesi mentre in sede una piccola mostra (‘Le gradazioni dell’inchiostro’) e gli origami.
«Con l’Italia il Giappone è reciprocamente esotico» commenta Raffaella. Eppure i punti di contatto sono più di quanto si possa immaginare, ad esempio nell’importanza del cibo. Ne sa qualcosa Shozo, che pur non pentito della sua terra adottiva («Amo Casale») dedica il suo tempo a trasmettere il Giappone con semplicità, armonia e bellezza in un palazzo del ‘700 della Capitale del Monferrato. Sembra un paradosso ma così non è.
Maggiori informazioni alla mail yamato.casale@gmail.com ma pure su Facebook, Instagram e Youtube.