Lotito (Noi Moderati): «Novi ritorni perno del triangolo industriale»
«Novi ha bisogno di una bella pulita. Ma per il problema rifiuti bisognerà anche fare una seria riflessione sul termovalorizzatore»
NOVI LIGURE — Max Lotito, referente provinciale di “Italia al centro con Toti”, la compagine politica di centrodestra che fa parte del gruppo Noi moderati, fa il punto sulla situazione politica attuale con una sguardo già rivolto alla prossima primavera quando gli abitanti di Novi Ligure saranno chiamati ad eleggere, anticipatamente, il nuovo sindaco.
— Il 25 settembre prossimo gli italiani sono chiamati al voto. Voi di Italia al centro con Toti cosa chiedete al futuro parlamentare della zona? Quali le priorità del territorio?
«Novi un tempo era il perno del triangolo industriale Torino-Milano-Genova, ruolo che è andato, purtroppo, scemando nel corso del tempo: oggi bisogna riqualificarla e riportarla al suo ruolo. Abbiamo un territorio ricco di attrazioni e collegamenti su cui puntare per tornare ad essere protagonisti. Io ci credo molto e penso che la città abbia la forza per tornare ad essere polo attrattivo sia dal punto di vista economico che sociale».
— Dopo il 25 settembre, a Novi, si “scalderanno i motori” per la campagna elettorale in vista delle amministrative. La prossima primavera il centrodestra si presenterà unito e compatto come nel 2019?
«Me lo auguro vivamente se vogliamo essere competitivi e giocarci la partita. Sugli equilibri fra le forze politiche in campo, però, dobbiamo attendere l’esito delle urne il 26 settembre, ora è presto per dare delle risposte in tal senso. Da qui poi si dovrà partire per una riflessione interna al nostro partito e valutare se presentare o meno una lista nostra. Vedremo cosa vorrà fare il nostro presidente. In base alle direttive che arriveranno da Toti ci muoveremo di conseguenza».
— Ritiene, per la scelta del futuro candidato del centrodestra a Novi, che sarà opportuno indire le primarie?
«Prima di prendere qualsiasi decisione si dovrà vedere il toto nomi, magari ci si accorderà all’interno della coalizione e le primarie, a questo punto, non saranno più necessarie. Parlarne, così a “scatola chiusa” oggi è davvero difficile».
— Quale sarà il punto irrinunciabile nel prossimo programma elettorale di Italia al centro con Toti?
«Novi ha bisogno di una bella pulita, non basta lavare i portici di corso Marenco per risolvere la questione. Chi viene a Novi da fuori, specialmente gli stranieri che oggi passano attratti principalmente dall’Outlet, trovano la città sporca. Credo che l’immagine sia fondamentale, è il biglietto da visita di una città. È necessario fare una riflessione seria e puntuale su questo. Inoltre penso si debba anche porre l’attenzione sulla realizzazione del termovalorizzatore che se si farà dovrà essere a regola d’arte, dobbiamo vedere e copiare ciò che fanno gli altri Paesi europei. Fra pochi anni la discarica non potrà più ricevere i rifiuti e non possiamo pensare di continuare ad ampliarla. Il problema rifiuti va affrontato in modo corretto. Ripeto dobbiamo lavorare sull’immagine di Novi. Una città pulita e ordinata può diventare attrattiva sotto tutti i punti di vista. Puntare sul turismo è possibile, basta vedere come si sta muovendo la vicina Gavi, ma prima di tutto è necessario pulire, estirpare le erbacce, tagliare l’erba. Insomma fare quella manutenzione ordinaria che ci permette di avere una città vivibile. Non basta avere buone intenzioni, si deve agire, quanto dico non è infattibile, con un po’ di buona volontà è un percorso che si può affrontare. Il confronto con le altre forze politiche sarà costruttivo, prima, però, dobbiamo avere le idee chiare al nostro interno».
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