Il ‘Levi Montalcini’ per una città “green”: «Ecco cosa sogniamo»
Gli studenti dell'istituto acquese immaginano la svolta ecologica della città
ACQUI TERME – Immaginare una città più ecologica e sostenibile è un dovere non più rimandabile, e se Greta Thunberg potesse incontrare gli studenti acquesi di certo apprezzerebbe. Alcuni allievi dell’Istituto Superiore ‘Levi Montalcini’, infatti, hanno fatto squadra per elaborare alcune proposte concrete basate su quattro progetti che un giorno potrebbero anche diventare realtà.
Se in Piemonte si è tornati tra i banchi lo scorso lunedì, per un gruppo di allievi del ‘Levi Montalcini’, invece, la scuola è come se fosse iniziata con più di due settimane di anticipo. Già, perché dal 24 al 26 agosto si è svolto il Digital Days Green Hack, primo ‘hackathon’ informatico basato sulle tematiche ambientali. L’unione delle parole “Hack” e “Marathon” indica una competizione, una sfida da svolgersi entro un tempo determinato, che ha lo scopo di far emergere nuove idee, soluzioni innovative per miglioramenti tangibili all’interno di una particolare tematica, in questo caso la transizione ecologica ad Acqui Terme.
“Per valorizzare i nostri corsi d’acqua”
Gli studenti delle attuali classi terze, quarte e quinte di diversi corsi di studi hanno composto quattro gruppi, o meglio, “team” di cinque persone ispirati ai quattro elementi: acqua, aria, fuoco e terra. La giuria rappresentata dalla dirigente scolastica Sara Caligaris, dal neo assessore all’Istruzione Soumia Sellam e dalla dottoressa Oddone, ha giudicato come progetto vincitore quello del ‘team Fuoco’, elaborato dagli alunni Anouar Ahminou, Andrea Assandri, Anna Dogliero, Federico Pelizzari, Martina Viazzi. Fine nobile del progetto, la valorizzazione dei rii acquesi Medrio e Usignolo.
«L’idea – spiega Anna Dogliero, 4ªH del corso a indirizzo biologico – è quella di sfruttare la risorsa idrica dei due corsi d’acqua presenti in superficie e nel sottosuolo con la creazione di nuove tubazioni per l’irrigazione delle aree verdi cittadine. Attraverso un impianto a turbine, poi, l’acqua potrebbe essere utilizzata per creare energia elettrica per alimentare l’illuminazione pubblica».
Parco green, scuola sostenibile e biopiscina
Altrettanto interessanti, e meritevoli di serie riflessioni, gli altri tre progetti. «Come ‘team Acqua’ – racconta Simone Siriano, 3ªG del corso di Elettronica – abbiamo pensato a un parco ecologico suddiviso in tre aree: una palestra ‘green’ che con l’utilizzo di apposite biciclette produce energia elettrica, un punto di noleggio bici dotate di accumulatori elettrici e un parco giochi che sfrutta l’energia cinetica prodotta dai bambini». In ottica turistica Il ‘team Terra’ ha pensato «a un villaggio ecosostenibile – commenta Umberto Satragno, 5ªH del corso a indirizzo biologico – con una biopiscina che contiene piante e alghe che svolgono la funzione di fitodepuratori naturali». In ultimo, ma non per importanza, il progetto del ‘team Aria’, «per una scuola a basso impatto energetico – dichiara Davide Danieli, 3ªG del corso di Elettronica – con infissi isolanti, pannelli solari e sensori idrici, e con qualche spazio verde all’aperto in cui poter studiare».