Confraternite, è il weekend del raduno: attese in città 2mila persone
Fine settimana di festa per il primo Cammino Interregionale di Fraternità
La soddisfazione dell'amministrazione comunale e il bilancio dell'evento
OVADA – Quattro anni di lavoro, due rinvii (e mezzo) e un ricco quantitativo di materiale che potrà essere riutilizzato in futuro (anche) per scopi promozionali. Sono andate ben oltre i confini regionali le immagini di un primo Cammino Interregionale di Fraternità che, negli ultimi venti giorni (considerando anche le iniziative inserite nel cartellone di “Aspettando il raduno, ndr), ha garantito una vetrina importante per tutto il territorio.
«Per una domenica la nostra città ha gioito, abbiamo vissuto una giornata intensa di devozione, fede e tradizione – ha sottolineato il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, al termine dell’evento -. Grazie all’impegno di tutti abbiamo dimostrato che Ovada può ospitare eventi di grande rilevanza e importanza». In precedenza era stato l’assessore al Turismo, Marco Lanza, a fissare l’obiettivo. «Si tratta di un banco importante per tutto il territorio. Non vogliamo che questo sia un appuntamento “spot”».
Confraternite, è il weekend del raduno: attese in città 2mila persone
Fine settimana di festa per il primo Cammino Interregionale di Fraternità
Sin dalla vigilia si è percepita un’aria diversa rispetto al passato, con il territorio che si è dimostrato pronto a fare quadrato attorno a questa manifestazione. «Il tessuto locale ha giocato un ruolo fondamentale sul fronte organizzativo». Anche l’appello rivolto alla cittadinanza (con annessa richiesta di presenziare numerosi per regalare una degna cornice all’appuntamento) da Ivo Ferrando in occasione della presentazione del docufilm (“Un viaggio tra fede e cultura” di Matteo Sartore e Niccolò Cepollina) è andato a buon fine. E se, da un lato, l’Ovadese può (già) guardare al futuro con un certo ottimismo, dall’altra – negli occhi di molti – sono ancora impresse le immagini di una giornata lunga e particolarmente intensa.
Il territorio in vetrina nel docufilm per le Confraternite
Presentata allo Splendor l'opera realizzata da Sartore e Cepollina
In città erano attese oltre 2mila persone. Un dato che non si è discostato troppo dalla realtà. La festa è iniziata ufficialmente alle ore 7.30, con l’arrivo delle prime Confraternite provenienti dalla Liguria e dalla Lombardia. A seguire, poco più tardi, hanno raggiunto piazza San Domenico anche i partecipanti partiti da ogni angolo del Piemonte. La meta, per tutti, è stata comune. A partire dalle ore 10.00, infatti, è stata officiata (dal Vescovo della Diocesi di Acqui Terme, monsignor Luigi Testore) la Santa Messa, in una Parrocchia dell’Assunta gremita di gente. In mancanza di posti a sedere, c’è anche chi è rimasto all’esterno della struttura: anche in questo caso l’organizzazione è stata perfetta, con la predisposizione preventiva di alcune corsie specifiche per tutto coloro che hanno voluto celebrare il rito della Comunione.
Autorità in prima fila (come da prassi) insieme (fra gli altri) a Massimo Calissano, priore generale del Priorato delle Confraternite per la Diocesi di Acqui che, sin dal principio, ha seguito ogni sviluppo relativo al Cammino. Durante la processione lungo le vie del centro storico, invece, sono state le Confraternite a prendersi la scena. Prima quelle con i cristi (una ventina), poi tutte le altre, con alcuni stendardi e con i loro colori. In mezzo gli intermezzi musicali della bande di Ovada, Cogoleto e Biella.
Messa, processione e vespri: oltre cento confraternite al raduno di Ovada
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Nel pomeriggio, invece, spazio ai Vespri (sempre all’interno dell’Assunta) officiati dal cardinale Angelo Bagnasco. La giornata si è conclusa ufficialmente (per tutti) intorno alle ore 19.00. Nel frattempo c’è stato anche chi ne ha approfittato – durante il tragitto per raggiungere gli autobus (in piazza XX settembre) e gli altri mezzi – per visitare il centro storico della città.