“Affascinato dalla Tyrrell a 6 ruote. Tanto che me la sono comprata”
ALESSANDRIA – Fabiano Vandone confessa che il papà gli aveva regalato due modellini della Tyrrell P34 “e ho giocato così tanto che li ho consumati”. E chissà che anche quei due giocattoli non siano serviti a farlo innamorare delle monoposto, prima a guidarle e oggi a raccontarle.
Un regalo speciale per Alessandria: portare in città l’unica vettura a 6 ruote che non solo ha corso in F1, ma ha anche vinto, nel 1976. Una emozione per gli appassionati, migliaia di foto scattate accanto alla macchina numero 3, ancora con il nome di Jody Scheckter. Oggi è di Pierluigi Martini, oltre 120 Gran Premi, uno degli ospiti della serata all’Alessandrino. “Mi ha sempre affascinato: quando sono arrivato in F1 non era più in pista, ma appena ho avuto la possibilità, me la sono comprata e ho curato tutto il restauro per rimetterla in circuito e guidarla. Ogni volta che lo faccio – racconta Martini – sono sensazioni uniche, perché mi sento al volante di un pezzo di storia“.
Riccardo Patrese, invece, la P34 per la quale Ken Tyrrell investì 34mila sterline, l’ha avuta ‘avversaria’ nel 1977. “Io ero appena arrivato in F1, con gli occhi sgranati su tutto. Quella macchina aveva soluzioni aerodinamiche che non si sono più viste, anche se forse non realizzò a pieno quegli effetti, soprattutto nella velocità, che Derek Gardner, il progettista, aveva in mente. Era un’epoca in cui gli ingegneri potevano innovare e anche il ruolo di noi piloti era diverso”.
Tutto raccontato nel docufilm, curato da Vandone e dallo staff di ChronoGp, proiettato per la prima volta, come anche la clip su Lella Lombardi. “Questo evento è stato il primo di un viaggio nella storia della F1”, annuncia Vandone. Prima tappa sempre Alessandria.