Enzo Baiardo (FdI): «Il centrodestra unito può vincere nel 2023»
A colloquio con il segretario cittadino di Fratelli d'Italia a proposito delle elezioni comunali di Novi Ligure
NOVI LIGURE — Enzo Baiardo, 69 anni, è il segretario cittadino di Fratelli d’Italia, la formazione politica di Giorgia Meloni.
— Quali sono le istanze del territorio che i parlamentari di FdI dovrebbero portare a Roma?
«Sicuramente le istanze principali saranno quelle relative al lavoro e alle aziende a rischio. Novi potrebbe anche avere un enorme beneficio in termini economici e occupazionali dalla termovalorizzazione, ormai indispensabile. Dopo le elezioni, dalle quali speriamo si arrivi alla nomina di Enzo Amich per la provincia di Alessandria, avremmo già stabilito diversi incontri con tutte le componenti sociali per interagire al meglio».
— Immediatamente dopo il 25 settembre, è facile prevedere che comincerà una lunga campagna elettorale verso le comunali di primavera. A che punto è la discussione all’interno della coalizione di centrodestra? Ci saranno cambiamenti oppure FdI, Forza Italia e Lega correranno di nuovo insieme?
«Sicuramente la formula “uniti si vince” non va abbandonata, prevedo un incontro a breve con i segretari cittadini. Dopo il 25 settembre ci sarà una valutazione più approfondita dei risultati e quindi del peso di ogni componente della coalizione».
— Francesca Chessa: il suo passaggio a Fratelli d’Italia era stato annunciato in pompa magna. Ora sembra che si sia eclissata. Fa ancora parte del partito?
«Francesca Chessa decise di passare a FdI in modo francamente inaspettato. Sicuramente fece notizia per la sua storia politica familiare, tuttavia per svariati motivi nelle decisioni importanti non ha mai condiviso le nostre linee, creando un reciproco allontanamento. Sulla prosecuzione del rapporto, francamente, non vedo alcun presupposto utile».
— A Novi Ligure il centrodestra ha perso un’occasione storica dopo settant’anni di dominio della sinistra. Dando uno sguardo ai mesi passati, cosa ha sbagliato il sindaco Cabella?
«Il sindaco Cabella, per sua stessa ammissione, è uomo da numeri e bilanci. A monte di tutto credo che alcune scelte di Giunta siano state guidate più dalla fedeltà all’appartenenza politica e meno da competenze specifiche. Il dialogo e il confronto con gli altri partiti della coalizione è fondamentale nell’assumere decisioni e spesso questo non è avvenuto. Attenuanti certamente due anni di pandemia, che hanno rallentato la realizzazione del programma. Inoltre va considerata la situazione che il sindaco ha trovato inaspettatamente: molte opere da realizzare urgentemente sono emerse dopo la vittoria elettorale, ma rientravano in quelle opere che il cittadino non vede (messa in sicurezza scuole, antincendio biblioteca ecc). Il cittadino ha ritenuto urgenti molti lavori che la Giunta è stata costretta a rimandare come asfaltature, marciapiedi e decoro urbano, questo ha creato malcontento, agevolato anche dalla scarsa comunicazione dell’amministrazione ai cittadini».
— Finora Fratelli d’Italia è stata un po’ la cenerentola della coalizione di centrodestra; gli incarichi di primo piano sono sempre andati a Lega e Forza Italia. Ora invece i rapporti di forza si stanno per invertire. Che conseguenze ci saranno sul centrodestra novese? Siete pronti per un ruolo più importante?
«Innanzitutto sarà sempre il risultato delle urne a stabilire chi andrà ad occupare i ruoli importanti. La politica di FdI è da sempre premiante la meritocrazia e la professionalità che, a mio parere, è l’unica garanzia di ottenimento dei risultati promessi ai cittadini».
— Qual è l’identikit del candidato sindaco ideale per il centrodestra?
«La figura di futuro sindaco del centrodestra deve essere una persona con competenze amministrative per evidenti ragioni di vincoli burocratici e procedurali. Tuttavia io amo il sindaco di strada, colui o colei che quotidianamente impegna parte del tempo a verificare le varie criticità e esigenze e per farlo è necessario andare per strada, parlare con la gente, promettere solo le cose che si possono realizzare e soprattutto spiegare i motivi per cui altre iniziative si devono rimandare. È importante essere sinceri con la comunità. Fondamentale sarà la capacità di dotarsi di una squadra di persone con esperienza e competenza, capaci di condividere scelte e decisioni. Sulla fedeltà al mandato elettorale direi che gli esempi avuti di recente parlino da soli».
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