«In Alegas c’è un alto tasso di morosi. Il futuro? Presto nuovi store e servizi»
Il nuovo amministratore delegato della società, oggi di Iren Mercato all'80%, parla del futuro
Luca Ottolini è entrato in Alegas in un periodo molto particolare per le aziende che si occupano di energia. Da pochi mesi è infatti il nuovo amministratore delegato, dopo che Iren Mercato – una delle quattro business unit di Iren – ha acquisito l’80% della società alessandrina.
Come ha trovato Alegas al suo insediamento?
Il quadro economico e organizzativo ci era chiaro già al momento di partecipare alla gara. Le professionalità a tutti i livelli di Alegas si sono dimostrate collaborative e ben disposte a questo passaggio. Ora è necessaria una progressiva transizione sui sistemi Iren, con l’obiettivo di digitalizzare molti processi che in Alegas hanno ancora un approccio più tradizionale. Cercheremo di ottimizzare il modo di lavorare dei dipendenti con nuove dotazioni informatiche.
Quando potremmo vedere lo ‘stile’ Iren ad Alessandria?
La migrazione dei dati sarà ultimata nel primo trimestre 2023. I piani di sviluppo prevedono poi di aprire un nuovo sportello fisico, oltre a quelli già operativi in sede e a Tortona.
Dove?
In centro, sempre ad Alessandria. Sarà uno store per offrire più servizi, come quelli legati alla mobilità elettrica (monopattini e biciclette a batteria), al risparmio energetico e in generale dedicati alla casa e alla persona. Dalle lampadine a led alle assicurazioni, insomma. Stiamo pensando per il futuro anche di introdurre progetti e iniziative per favorire la nascita di comunità energetiche. Oltre naturalmente a dare assistenza e informazioni per le nostre offerte gas ed energia elettrica. Il periodo storico particolare ci impone di puntare molto sul servizio alla clientela; sul prezzo del gas in sé – come è facile comprendere – una società di vendita non ha molti margini di manovra.
Già, il problema del gas. L’entrata di un gigante come Iren è stato provvidenziale…
Dallo stretto punto di vista delle forniture Alegas, senza Iren, avrebbe rischiato qualche problema di approvvigionamento, come accaduto peraltro ad altre realtà concorrenti. Iren ha aiutato a mantenere costanti le forniture ai clienti domestici.
Sono previste assunzioni in Alegas?
I dipendenti effettivi sono dieci, più sei in ‘distacco’ da Amag. Dobbiamo ora capire come si evolverà il mercato, di sicuro intendiamo migliorare il back office telefonico, aumentando la capacità di risposta alla clientela. Delocalizzare o spostare i dipendenti in altre sedi non rientra nella nostra politica, anzi.
Il timore che alcuni lavoratori potessero andare fuori provincia è infondato?
Abbiamo sedi in tutta Italia, da Torino a Salerno. Non abbiamo mai costretto i dipendenti a cambiare radicalmente il luogo di lavoro. Iren è una multiutility che è nata e cresciuta proprio attraverso diverse aggregazioni territoriali: di conseguenza conosciamo il valore e l’importanza che marchi come Alegas hanno sul territorio. Il nostro obiettivo è valorizzare le peculiarità territoriali in una logica comunque di appartenenza ad un gruppo ampio e solido.
A proposito di utili, la situazione dei clienti morosi la preoccupa?
Alegas conta circa 43mila clienti, Iren Mercato 2 milioni. Alegas ha tuttavia un tasso di scaduto sul fatturato tre volte e mezzo superiore. È un tema a cui – per il mio trascorso professionale – sono molto sensibile e di conseguenza ci stiamo lavorando con attenzione. Siamo consapevoli del difficile momento che stiamo vivendo, ma alcune situazioni che abbiamo trovato al nostro arrivo non sono banali e, se non affrontate, potrebbero generare criticità. L’esperienza specifica in questo settore ci sarà utile, con la consapevolezza che i clienti sono una risorsa importante e come tale tutti necessitano di uguale attenzione e uguali regole.
(Luca Dal Fabbro, presidente Gruppo Iren)