Tris dell'Entella, non basta Galeandro
Un autogol apre le marcature, il pareggio dura otto minuti
L'ex chiamato sotto la Nord e salutato da tutto lo stadio, con applausi e cori
ALESSANDRIA – “Sono senza parole. Non mi aspettavo una accoglienza così”.
Luca Parodi il lottatore questa volta fa fatica anche a parlare. Perché la commozione è tanta e anche gli occhi la raccontano: nell’intervallo il Moccagatta lo ha chiamato durante il riscaldamento, con i primi cori, quando è entrato in campo applausi, alla fine standing ovation. Tanto che, impegnato nel supplemento di corsa con i compagni della panchina, si è staccato dal gruppo per andare sotto la Nord. E ha lanciato tutto: maglia, pantaloncini, avesse potuto anche calzettoni e scarpe.
In sala stampa, non fosse per lo stemma diverso, sembrerebbe ancora un grigio, perché la maglia Adidas da passeggio è identica a quella dell’Alessandria. “Sono emozionatissimo“. Aveva dichiarato amore per sempre e lo ha ricevuto in cambio. “Bellissimo davvero. Non me l’aspettavo, quando si lascia un ricordo così c’è da essere solo felici. Ho dato, certo, ma ho ricevuto tanto dalla gente sugli spalti, da voi giornalisti, da Michela, dalle persone con cui ho condiviso questi anni”.
Il futuro dell’Alessandria? Una previsione sincera. “Sono arrivati giocatori di esperienza, che potranno aiutare i giovani. Anche nel primo tempo ho visto una squadra che ha tenuto il campo, ha retto anche il contraccolpo dell’autogol, e ha segnato un bel pareggio. C’è differenza tra le due formazioni, lo sappiamo, l’Entella ha tanta qualità, e obiettivi che tutti conosciamo, ma io credo, e me lo auguro, che i Grigi possano crescere, gli over con il compito spiegare ai ragazzi cosa significa portare questa maglia. Insieme, per conquistare i punti per restare in C”. L’abbraccio a Sini sa tanto di un passaggio di testimone: Parodi mette i colori che ha nel cuore nelle mani del nuovo capitano.
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Un autogol apre le marcature, il pareggio dura otto minuti