Il sindaco Vallegra: "Cinghiali, basta aspettare: soluzioni subito!"
"Abbiamo i branchi a 200 metri dal paese. Se non si fa nulla tra poco li avremo in piazza..."
Il sindaco Ivaldi incontrerà la prossima settimana il presidente Bussalino
PONZONE – La scorsa settimana alla Soms di Ponzone si è tenuto un incontro “informale” tra l’assessore regionale Marco Protopapa, il sindaco Fabrizio Ivaldi e la popolazione residente. Tema, nemmeno a dirlo, la recinzione anti peste suina e tutto ciò che si può fare o non fare all’interno della zona rossa.
«Devo dire –sottolinea Ivaldi – che è stato un incontro particolarmente utile, al quale hanno partecipato anche diversi cacciatori. All’assessore sono state rivolte domande molto costruttive relative, ad esempio, all’attività venatoria all’interno e al di fuori della zona rossa oppure sulla raccolta dei funghi». Per la felicità dei fungaioli, nelle prossime settimane da parte della Regione dovrebbe giungere ai Comuni una circolare esplicativa che andrà a definire limiti e concessioni per la raccolta all’interno della zona rossa.
Il sindaco Vallegra: "Cinghiali, basta aspettare: soluzioni subito!"
"Abbiamo i branchi a 200 metri dal paese. Se non si fa nulla tra poco li avremo in piazza..."
Nel territorio comunale di Ponzone, intanto, sono sempre più frequenti le segnalazioni di cittadini che lamentano “incontri ravvicinati” con i cinghiali. «Nelle ultime settimane alcuni cittadini di frazione Toleto e località Ceresola sono venuti in Comune per lamentare incontri poco graditi nei pressi dei bidoni dei rifiuti. Purtroppo questi animali sono attirati soprattutto dai bidoni dell’umido, e ormai si avvicinano alle persone senza particolari problemi. Io stesso pochi giorni fa ne ho visti un paio nei pressi delle pesa pubblica. Non si può più tergiversare, bisogna fare qualcosa». A tale proposito, il sindaco Ivaldi incontrerà la prossima settimana il presidente della Provincia Enrico Bussalino: «Al presidente farò presente la problematica, tra l’altro sempre più frequente in molti paesi dell’Acquese. A mio parere bisognerebbe pensare anche a una seria ed efficace campagna di sterilizzazione, anche considerato il fatto che con il piano di abbattimenti finora non abbiamo avuto grossi risultati. La mia paura, che è quasi una certezza, è che con l’arrivo delle prime nevicate e con la conseguente scarsità di cibo nelle aree boschive, i cinghiali possano davvero giungere fino alla soglia delle abitazioni, mettendo così ancora più a rischio l’incolumità di persone e animali domestici».