La prima vendemmia di Luca: dal sogno al progetto Genevrina
Sarà l?enologo-star Donato Lanati a seguire il 21enne nella creazione delle nuove etichette
OZZANO MONFERRATO – Sulla meccanica e sull’elettronica, alla fine, ha prevalso la dolcezza di un ricordo infantile diventato progetto e prospettiva.
Luca Vogliotti, 21 anni, sta cominciando la sua prima vendemmia alla guida della Tenuta Genevrina, azienda agricola che domina una delle colline più suggestive di Ozzano Monferrato. Ma la storia di un giovane che si avventura in un mercato così complesso ha radici che, se seguite, portano alla sua infanzia quando, «dalla nonna, passavo le ore tra l’orto e il giardino».
Un hobby diventato lavoro, diventato vita quotidiana: «Sono un perito meccanico, ma in fondo ho sempre saputo che la mia strada era un’altra. Poco prima della pandemia ho cominciato Agraria all’università di Padova, ma il Covid ha stravolto tutti i piani e in qualche modo ha accelerato le mie scelte e quelle della mia famiglia». Fabio Vogliotti, imprenditore a capo della Alientech – azienda sul mercato da trent’anni che «inventa, crea e produce strumenti e software per il chiptuning e la meccatronica» -, ha scelto di diversificare puntando sulla passione e la determinazione del figlio.
Così nasce il ‘progetto Genevrina’: circa 5 ettari di erba medica e 9 tra Barbera, Grignolino, Bonarda, Merlot e Cortese, 4 lavoratori e… un’enostar. «Già, un’enostar – racconta Luca – L’obiettivo è di mettere questo territorio in un bicchiere e di portare la sua eccellenza fuori dai nostri confini, in giro per il mondo. E per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di chi, operazioni simili, le ha già fatte: per questo ci siamo rivolti all’enologo Donato Lanati».
L’accoglienza turistica
Continueranno ad esserci le vigne e il vino nel futuro della Genevrina, ma il progetto per i prossimi cinque anni è di più ampio respiro: «Penso alla lavanda, alle api e all’accoglienza – racconta Luca – Nei miei piani c’è un Bed and Breakfast e la volontà di accogliere quante più persone vorranno salire in cima a questo bricco».
Pronti a partire
In cantina c’è un torchio nuovo, appena arrivato dalla Germania, e altri macchinari pronti a mettersi in moto per la prima vinificazione di Luca. Ma mancano ancora le grafiche per le etichette: «Ci ha fregati l’entusiasmo – spiega – Siamo partiti con questa avventura ‘al limite’ del tempo utile e ora dobbiamo ancora affrontare alcuni aspetti, come la realizzazione delle etichette. Al momento, però, ciò che conta è la vigna, l’uva e la cantina. Il resto arriverà». Sulla vendemmia si pronuncia cauto, scrutando il cielo che in lontananza si scurisce: «Quest’anno, in generale è mancata l’acqua. Devo però dire che, dal nostro punto di vista, ha piovuto nel momento giusto e sarà una buona raccolta se le cose resteranno come sono».