Energica, il centrosinistra: «La giunta Riboldi ha nascosto la situazione»
«Perchè tacere le difficoltà? Condotta miope e devastante»
CASALE – Il Pd di Casale, Sinistra Italiana e Casale Cuore del Monferrato con una nota congiunta intervengono sui temi della crisi energetica, acuiti in Monferrato dalle difficoltà di Energica a reperire un fornitore gas.
«Appare sempre più evidente che la sfida dei prossimi anni è quella della diversificazione, dell’autoproduzione, dei sistemi rinnovabili. Chi saprà collocarsi in questa sfida avrà la possibilità di svolgere un ruolo da protagonista nel mercato dell’energia del futuro. Questa situazione è destinata ad incidere profondamente sulla struttura del sistema di vendita dell’energia, favorendo processi di concentrazione delle società e mettendo seriamente in discussione un assetto plurale in cui soggetti industriali piccoli ma fortemente legati al territorio erano in grado di svolgere un ruolo da protagonisti. La sfida del futuro per una società di medie dimensioni che opera nel settore della vendita è quella di passare il più rapidamente possibile da un’attività concentrata sulla vendita ad un’attività che ha al centro la promozione della diversificazione energetica del territorio, diventando il fulcro di un’iniziativa che coinvolge enti pubblici, imprese e privati cittadini nella costruzione del futuro energetico del territorio stesso».
Venendo nello specifico al ‘caso casalese’: «Non si può derubricare l’attuale situazione di Energica srl e conseguentemente di AMC spa come mera conseguenza di una crisi sistemica globale. Il valore economico, ma soprattutto sociale che Amc spa ha svolto in oltre 40 anni di vita tramite la sua mission di soggetto pubblico a servizio delle comunità locali rappresentate dai cittadini del nostro territorio, non può essere trattata come una mera questione economica di costi e ricavi, da cui l’Amministrazione cerchi di ottenere il massimo del profitto ancora possibile».
Netta l’accusa: «Per questo riteniamo la condotta dell’Amministrazione comunale a guida Riboldi, che ha nascosto fino a luglio la situazione in cui si trovava, già da gennaio, la società Energica srl, miope e devastante per quell’idea di territorio e comunità che da sempre la città di Casale Monferrato ha contribuito a perseguire tramite le sue Amministrazioni. Perché tacere le difficoltà continuando a parlare di azienda solida se davvero si voleva affrontare il problema cercando ogni tipo di soluzione? Per poter continuare ad utilizzare la società per elargire contributi e sponsorizzazioni? Per cercare ancora una volta di intestarsi solitari meriti propagandistici? Per creare le condizioni atte al tema tanto caro alle destre della cessione delle aziende pubbliche ai privati? La sfida del futuro, in una situazione come questa, avrebbe dovuto essere quella di affrontare la crisi come territorio, pensando a strategie che uscissero dalla mera “gestione” e pensassero a rivoluzioni aziendali per un rilancio della diversificazione energetica».
Si torna a ‘battere’ sulla necessità di un consiglio comunale dedicato: «Il gruppo del Pd, di concerto e in rappresentanza del Centro Sinistra Casalese, ha chiesto che nel Consiglio comunale venga incardinata una discussione su “Energica”, poiché questo è passaggio urgente e imprescindibile per chiarire la situazione e ragionare sulle prospettive. Chiarezza che potrà venire solamente dalla risposta del sindaco nelle sedi istituzionali e non tramite i social o la stampa, ad alcune domande: quali sono le motivazioni “tecniche e non economiche” che hanno impedito la sottoscrizione della fideiussione nell’inverno scorso, ed hanno quindi avviato la spirale che ha condotto all’attuale situazione? Per quali motivi la ripresa del contratto di fornitura nella primavera del 2022 non ha creato le condizioni per una sua prosecuzione nell’anno termico che sta per iniziare? Perché altre società, di dimensione paragonabile a quella di “Energica”, hanno sottoscritto contratti di fornitura mentre nel nostro caso tale soluzione è stata “impossibile”? Non vi era alcuna possibilità di mettere in sicurezza la fornitura di gas per alcune utenze strategiche come quelle del teleriscaldamento? Sante l’attuale campagna elettorale nazionale, non poteva essere chiesta l’istituzione di un tavolo trasversale dei vari candidati del territorio per cercare una strategia condivisa da portare a livello nazionale? Poiché appare certa la prospettiva del ricorso alla fornitura SNAM di ultima istanza (il periodo del cosiddetto “default di trasporto”), e poiché questa situazione di emergenza ha una durata di sei mesi occorre con urgenza definire una strategia per il futuro. Quali sono su questo punto le proposte del Sindaco e della sua maggioranza? Il centrosinistra Casalese è disposto ad un confronto serio sul tema del futuro di “Energica” e conseguentemente di Amc spa, ma possiamo farlo soltanto partendo dall’assunzione della responsabilità di una proposta da parte del sindaco e della maggioranza».