“Contro l’abbandono dei rifiuti servirebbe più severità”
Il sindaco Vallegra spiega quanto sia complicato perseguire i trasgressori
BISTAGNO – L’abbandono dei rifiuti in fossati e rive alle porte dei centri abitati è un cattivo costume che, come tanti nel nostro Paese, purtroppo non vuole estinguersi nonostante le campagne di sensibilizzazione a tutela dell’ambiente. Elettrodomestici, biciclette, materassi, sacchi di indumenti, copertoni, e chi più ne ha più ne metta. Alcune amministrazioni comunali dell’Acquese, però, negli ultimi anni hanno intensificato i controlli attraverso l’implementazione dei sistemi di videosorveglianza.
“A volte il recupero è quasi impossibile”
«Da inizio anno abbiamo sanzionato poco meno di una decina di persone – spiega Roberto Vallegra, sindaco di Bistagno – e la situazione per fortuna sta migliorando. Il vizio, tuttavia, è lungi dall’essere debellato». Come altri colleghi del territorio, Vallegra non nasconde le difficoltà nel portare avanti un’azione di tutela che a volte sembra non avere soluzioni realmente efficaci. «Finché si tratta di fossati o rive non troppo impervie possiamo aggiustarci in qualche modo e ripulire, ma chi si macchia di questi reati spesso riesce a scaricare elettrodomestici anche di grandi dimensioni in vere e proprie scarpate, dove effettuare il recupero con i mezzi e il personale a nostra disposizione diventa praticamente impossibile». Su questo fronte, prezioso è il supporto della Protezione Civile, «che però ha comunque personale limitato e spesso è impegnata in altri interventi più urgenti».
“I sanzionati? Tutti oltre un certa età”
La videosorveglianza è senza dubbio un ottimo deterrente, «ma a volte non basta nemmeno quella perché è sufficiente che l’incivile si sposti 20 metri più avanti per eludere il campo visivo». Se colti in flagrante, le multe possono arrivare fino a 3mila euro. Troppo poco per Vallegra: «A Bistagno finora abbiamo inflitto sanzioni che in media si aggirano sui 500 euro, ma fosse per me opterei per pene molto più severe. Nel nostro Comune quasi tutti i sanzionati hanno pagato, ma a mio modo di vedere parliamo di un reato molto grave, che meriterebbe maggiore severità». C’è un profilo tipo del furbetto del rifiuto? «Non esattamente. Quello che posso dire – commenta Vallegra – è che finora i sanzionati sono tutti over 40-50. Di giovani nemmeno uno, e questo per certi versi è abbastanza emblematico. Di solito, poi, chi è residente in un Comune va a scaricare i propri rottami in quello limitrofo, sperando di sfuggire ai controlli»».