Il duo Roversi-Blady con Alexala per raccontare i vini della provincia
Pubblicati i primi video promozionali dei "Turisti per caso" della tivù
La sincerità del Dolcetto, la soavità del Gavi, l’aromaticità del Brachetto, il prestigio del Grignolino e del Timorasso. Parte da ciò che c’è nel bicchiere il viaggio dedicato alle bellezze del Monferrato e della provincia di Alessandria in genere da Patrizio Roversi e Syusy Blady.
I due popolari intrattenitori, molto noti anche in tv per “Turisti per caso” sono stati coinvolti dall’Agenzia Turistica Alexala per un progetto che sarà presentato ufficialmente il 15 settembre ma di cui si parla già. Su Youtube sono infatti già stati pubblicati alcuni video che vogliono raccontare ciò che la nostra porzione di Piemonte meridionale ha da offrire ai visitatori.
Dagli Infernot al centro storico di Ovada
«La promozione del territorio – ha chiarito di recente Roberto Cava, presidente di Alexala – non può più essere fatta a compartimenti stagni. Si deve andare oltre a barriere e confini che non hanno senso». La cultura vinicola del territorio e la ricchezza architettonica e paesaggistica è in vetrina nei video: gli Infernot a Casale, il romanico ad Acqui, l’evidente legame con Genova del centro storico di Ovada. Tutto diventa uno spunto per attrarre nuovi turisti.
«Lavoriamo per trasmettere a tutti il valore del nostro territorio – chiarisce Mario Arosio nella doppia veste di presidente dell’Enoteca Regionale e di membro del cda di Alexala – Possiamo davvero fare qualcosa di importante. Il turismo del futuro passa dal vino e c’è spazio per un ruolo di primo piano». Tutto questo quando sta per terminare un’estate in cui, in evidente discontinuità rispetto al passato, dalle nostre terre sono transitati visitatori da diverse provenienze: dal nord Italia, da Francia, Germania e Olanda (in particolare nell’Ovadese.
Curiosi e già informati su vini, caratteristiche e aziende produttrici, tanti gli appassionati che hanno organizzato wine tour alla scoperte di aree non ancora del tutto illuminate dal punto di vista turistico. Un flusso che la provincia deve saper cogliere, un fenomeno da alimentare grazie a una nuova alleanza tra enti pubblici e soggetti privati. «In molti casi – conclude Arosio – si tratta solo di mettere a sistema singoli elementi già presenti e di creare un nuovo canale di dialogo che permetta a tutti di crescere secondo le potenzialità».