Rebuffi: “Un gruppo per salvarsi? Concentriamoci sull’Imolese”
ALESSANDRIA – Fabio Rebuffi è emozionato e lo dice, ma quando mi è stato proposto la risposta è stata immediata. C’è, in me l’entusiasmo che anche i ragazzi vi hanno sottolineato“. E sabato scorso, sedendosi in panchina, “ho capito ancora meglio cosa significa allenare l’Alessandria, e in questo stadio”.
La squadra è cambiata da quel sabato 30 luglio in cui ha diretto il primo allenamento, “in questo mese ho conosciuto bene i giovani, alcuni già erano con me. I più esperti, che sono arrivati, li sto conoscendo ora, è stato un lavoro spesso più individuale che di gruppo. Perché, appunto, il gruppo stava nascendo”.
Un gruppo in cui c’è, anche Antonio Mionic, centrocampista croato, classe 2001, proprietà Milan, arrivato in prestito da qualche giorno e ufficializzato alla vigilia dell’inizio del campionato, al suo attivo nell’ultima stagione 22 presenze a Montevarchi nell’ultima stagione (e poco più di 500 minuti)
“Finalmente il mercato è finito. Stamattina, arrivando al campo, avevo la certezza dell’organico definitivo, i giocatori con cui vivere questa stagione. Dico finalmente, perché ogni giorno ci poteva essere qualche cambiamento”. Un gruppo che può puntare alla salvezza? “Gli obiettivi dobbiamo costruirli noi gara dopo gara. In questo mese abbiamo imparato ad affrontare le situazioni, anche quelle più complesse. E la testa è a domenica, una partita in cui dovremo essere bravi a gestire gli imprevisti, perché sarà questo a fare la differenza”. Il modulo? “Per gli uomini a disposizione nell’ultima amichevole il 3-5-2 era la soluzione più adatta. Le mie squadre hanno difeso a 3, ma anche a 4: si cerca la soluzione, anche durante la gara, che permetta di fare il meglio possibile. Domenica serviranno equilibrio e capacità di dominare il gioco”.