Settimana corta. Il Consiglio d'Istituto del Balbo dice 'no'
Muro contro muro: «Respingiamo con forza la posizione della Provincia e del Comune di Casale»
Nota congiunta di Drera, Botteon e Riccobono
CASALE – Alberto Drera, Fabio Botteon e Benedetto Riccobono, rispettivamente capigruppo consigliari a Casale di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, intervengono con una nota congiunta sul dibattito circa l’adozione della settimana corta di lezioni nelle scuole superiori di Casale.
«Dal febbraio scorso ad oggi sono cambiate moltissime circostanze e siamo ben consapevoli che la natura delle decisioni passate era meramente didattica e pertanto le rispettiamo – spiegano in riferimento alla decisione di contrarietà alla proposta del liceo Balbo – Tra le emergenze principali che sono emerse, sicuramente, il costo dell’energia è quella economicamente principale, che oggi spinge la nostra Provincia e non solo a riformulare l’assetto degli orari di lezione».
Settimana corta. Il Consiglio d'Istituto del Balbo dice 'no'
Muro contro muro: «Respingiamo con forza la posizione della Provincia e del Comune di Casale»
Proseguono i tre esponenti di centrodestra: «Non deve essere la Provincia a chiedere di ridurre gli orari, ma dovrebbe pagare il conto, e pur ben sapendo come tutte le province siano in difficoltà dopo la riforma Renzi-Del Rio, che non si voglia nemmeno provare a dialogare e collaborare in questa fase è folle. Il costo energetico ricade sulle province per gli istituti superiori, così come delle migliorie di efficientamento energetico proposte, sacrosante e che vorremo vedere realizzate, ma che non si possono completare in tempistiche ristrette. Oggi occorre riuscire a dialogare in maniera proficua, così da salvaguardare l’interesse primario, che è sicuramente economico, ma soprattutto riguarda la formazione scolastica dei ragazzi che frequentano le scuole casalesi. Condurre una guerra serrata non porterà sicuramente benefici per nessuno. La riduzione dei giorni di lezione dal lunedì al venerdì prevede certamente una diversa distribuzione delle ore, magari ricorrendo ad alcuni pomeriggi scolastici, ma pone le basi per una riduzione dell’impatto energetico stante la struttura scolastica presente».
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«Questi sono sacrifici utili alla collettività, ma che chiaramente dovranno trovare una compensazione oraria nei trasporti per aiutare gli studenti pendolari e le stesse famiglie, altrimenti potrebbero generare solo più problemi. Su questo Casale Monferrato è stata chiara: avallerà questa decisione assunta in Provincia solo se saranno garantiti i servizi principali per gli studenti quali trasporti e mense. Detto ciò, sarebbe opportuno avere almeno il buonsenso di incontrarsi e confrontarsi prima di procedere con posizioni granitiche che sembrano più trovare spazio nel dissenso politico che non nelle circostanze dei fatti. L’argomento della scuola non è e non deve assolutamente essere il campo di battaglia per iniziare la campagna elettorale di qualcuno in vista delle elezioni amministrative del 2024. Il focus deve essere rivolto sui ragazzi e non sulla politica come qualcuno sta cercando di fare».
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Una stoccata arriva poi per il professor Bonelli: «Infine, nemmeno con 1 milione di “sabati scolastici” riusciremmo a compiacere Dio, ma poi la scuola non era laica? Probabilmente alla fine no, non deve essere laica, ma rispettosa, ed è riconoscendo le radici giudaico cristiane dei nostri territori che rispetteremo la scuola e tutta la nostra storia e comunità, ma non sarà il solo sabato a fare tutto ciò».