Con AttivaMente lo sport è per tutti, anche per i disabili intellettivi
Sabato 10 l'evento di presentazione di una realtà che già opera nel nostro territorio
CASALE – Sabato 10 settembre alle 17 a Palazzo Langosco, a Casale, verrà presentata pubblicamente alla cittadinanza l’associazione AttivaMente. Una bella occasione di visibilità per una realtà che esiste già dallo scorso anno e già opera sul territorio del Casalese. È decisamente nota l’importanza della pratica dell’attività sportiva – a tutte le età – ma in particolare nei giovani e giovanissimi. Ma se questi, bambini e bambini, ragazzi e ragazze, hanno una condizione di disabilità intellettiva che la rende loro difficoltosa, se non impossibile? AttivaMente, presieduta da Irene Caruso, interviene proprio in casi come questi, con supporto alle scuole, alle associazioni sportive e a anche nella preparazione agonistica. E lo fa gratuitamente. I bilanci, nonostante la giovane età dell’associazione, sono già più che positivi: con il progetto Play Together una decina di bambini e ragazzi con disabilità intellettive hanno potuto fare sport extra-scolastico. Un centinaio invece i coinvolti, in ambito scolastico a Casale e Terruggia (dove ha sede AttivaMente) dal progetto Yap, Young Athletes Program di Special Olympics.
Il tutto avviene con un livello elevato di professionalità: ci sono già otto tecnici formati e attivi. Gli sport coperti (ad ora) sono ginnastica artistica, motricità baby, nuoto, atletica leggera, pallavolo.
Una mano per accogliere
«Mi sono accorta che diversamente mio figlio non avrebbe mai potuto accedere al mondo sportivo, almeno non all’interno di un gruppo. Così invece può, con un supporto adeguato. È importante far capire anche alle associazioni che possono avere la possibilità di accogliere tutti» spiega la presidente Caruso. Lo scopo dell’evento del 10, in occasione del quale si esibirà la giovanissima band dei ‘Soul Step’, è finalizzato all’ottenimento di donazioni e finanziamenti per il reperimento dei fondi necessari per continuare a formare e far lavorare i tecnici nelle scuole e al fianco delle società sportive che si vogliono coinvolgere sempre più proponendo loro di offrire attività di sport inclusivo, senza costi. Si cercano inoltre volontari e partner, che possano aiutare a vario titolo una realtà che vuole, semplicemente, aprire al maggior numero possibile di bambini le porte dello sport. Maggiori informazioni su www.attivamenteasd.it.