Settimana corta. Il Consiglio d'Istituto del Balbo dice 'no'
Muro contro muro: «Respingiamo con forza la posizione della Provincia e del Comune di Casale»
Netto l'ex preside: «Quelle poche famiglie che preferirebbero avere il week end tutto a disposizione disinvestono dai figli»
CASALE – Anche l’ex preside e insegnante Mauro Bonelli, storico esponente del Pd cittadino, interviene sulla questione della settimana corta nelle scuole superiori di Casale.
Settimana corta. Il Consiglio d'Istituto del Balbo dice 'no'
Muro contro muro: «Respingiamo con forza la posizione della Provincia e del Comune di Casale»
«Come ci insegnano le sacre scritture, il buon dio impiegò sei giorni per completare il culmine della sua creazione, l’essere umano. Gli diede sapienza, bontà, spirito libero, ogni buona dote per la vita (anche se non valutò abbastanza il pericolo della curiosità). Ora, si pretende che un’entità ben inferiore, che non domina i cieli e la terra, fatta di quella stessa materia che ha il compito di plasmare – la scuola – sappia operare il miracolo pedagogico di formare, istruire, dotare di competenze, di capacità e di disciplina una materia più mobile dell’argento vivo, i nostri giovani, in soli cinque giorni della settimana! Qui si sfiora la blasfemia. Perché gli obiettivi che la legge pone alla scuola, che le famiglie pretendono, che tutta la buona pedagogia indica, sono obiettivi alti, complessi, che richiedono da parte dei formatori molte competenze di quelle che spesso un cammino, mal congegnato e deficitario, di avvicinamento alla professione docente, non riesce a fornir loro completamente; che richiedono parimenti voglia e (anche!) da parte dei giovani, una dedizione di tempo e di energie – in una parola di disciplina e impegno – che fanno fatica ad esprimere. Quindi non si sbaglierà mai nell’offrire più scuola – e nel pretendere che sia ben impiegata. Quelle poche famiglie che preferirebbero avere il week end tutto a disposizione disinvestono dai figli, e non è buona cosa» spiega.
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Prosegue la nota di Bonelli: «Le scuole di Casale sono il fiore all’occhiello della città; sono l’elemento più attrattivo verso il territorio circostante (ad un raggio veramente notevole!), si collocano ai livelli qualitativi più alti sul piano provinciale e regionale: lasciatelo dire a un ex insegnante ed ex dirigente scolastico che di scuole ne ha girate tante all’esame di Stato. Quindi manteniamo a Casale la settimana lunga: non solo difendiamo la serietà degli studi, ma semplifichiamo i problemi logistici e, con oculate operazioni, quali quelle indicate, ad esempio, dal consiglio di Istituto del Balbo, non aggraviamo il dispendio energetico. Stare in aula con la giacca nelle giornate fredde (e non scamiciati e scollati, come sovente mi trovavo a vedere) non produce alcun danno alla salute, anzi, contribuisce a far sentire orgogliose studentesse e studenti per il contributo al risparmio energetico. In fondo anche Eva ed Adamo, pur con pochi vestiti addosso, non si lamentavano».