«Situazione classica da fine estate: i casi ora si stabilizzano»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
La situazione è fluida, con i contagi che – a livello regionale – sono in aumento. Al momento, però, non si segnalano particolari criticità e Alessandria evidenzia una crescita minima. Bene i ricoveri, in costante discesa, è invece preoccupante il dato relativo ai decessi.
È quanto emerge, in estrema sintesi, dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, il docente di Macroeconomia dell’Upo, che da inizio pandemia ‘legge’ e analizza i numeri.
«È una dinamica classica da fine estate – osserva il professore – con i dati che spesso oscillano e sono di difficile interpretazione. Il Piemonte è in ascesa, è vero, ma soprattutto perché Torino e Cuneo crescono molto, mentre ad Alessandria l’incremento è quasi irrilevante. Bisognerà vedere che cosa accadrà con l’inizio delle scuole».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia comanda il gruppo con 260 e una crescita del 2%, mentre Alessandria è seconda con 251 e 1,6% di incremento. Completa il podio il Piemonte (218 e più 19%), mentre la Lombardia si ferma a 208 e più 20%.
«A livello di numeri assoluti la nostra regione sale da 7839 a 9338 contagi settimanali, 1499 in più e 1344 di media giornaliera. Il contributo più rilevante è fornito da Torino, che cresce dal 48% al 51%, mentre Cuneo resta stabile al 13%. Alessandria, invece, è in calo all’11% rispetto al precedente 13%».
Considerazioni interessanti riguardano il tasso di positività, che dopo una fase di aumento, adesso mostra di nuovo una flessione. «Attualmente siamo al 10,3%, martedì scorso questo valore era invece superiore all’11%. Contestualmente aumentano i tamponi, che erano 10mila di media giornaliera e ora invece sono 13mila».
Per quanto riguarda la pressione ospedaliera, sul fronte dei ricoveri arrivano ancora ottime notizie. Quelli ordinari, infatti, scendono di 33 unità (da 342 a 309), con tasso di occupazione in calo dal 5% al 4,5%. «Le terapie intensive – spiega Bianchi – sono sempre sette, l’indice di saturazione si conferma dunque bassissimo, di poco superiore all’1%. Tanti, invece, i decessi, più che raddoppiati in una settimana. Le vittime, infatti, sono 20 contro le 8 di martedì scorso».
Chiusura, come sempre, dedicata al focus sui dati dell’Alessandrino: i contagi – come detto – mostrano un incremento lievissimo, da 1010 a 1026. «Sono solo 16 in più, e anche se prendiamo in considerazione i casi medi giornalieri, le differenze sono minime, perché da 144 si sale a 147. Che cosa accadrà in futuro è difficile stabilirlo, sono davvero troppe le variabili da considerare. Oggi il quadro è abbastanza tranquillo, ma le precedenti esperienze, specialmente legate al periodo autunnale, ci invitano a mantenere sempre alta la guardia. Speriamo di avere imparato la lezione».