Strada dei vini e dei sapori del Gran Monferrato: l'ok della Regione
Coinvolti Casalese, Acquese e Ovadese
Presentati i dati relativi al primo biennio
OVADA – L’investimento, come spesso accade, è stato avviato nel periodo di massima difficoltà (a livello globale). «Era il 2020 – ricorda Daniele Oddone, presidente del Consorzio dell’Ovada docg – quando il progetto “Increase” è entrato nel vivo. Si tratta di un piano di ricerca promosso (in collaborazione con l’Università di Torino, ndr) con l’obiettivo di ottenere delle linee guida relative al prodotto, a fronte della presenza attuale di una “pluralità” di Dolcetti nel nostro territorio».
Sin dal principio il coordinamento delle attività è stato affidato al professor Vincenzo Gerbi, uno dei massimi esperti di vino in Piemonte. Il piano, di durata triennale, si concluderà fra dodici mesi, con la pubblicazione dei dati relativi al 2022. Ma è al giro di boa attuale che sono già arrivate le prime proposte di cui si dovrà tenere conto.
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Coinvolti Casalese, Acquese e Ovadese
«In questi due anni abbiamo avuto un quadro più chiaro della situazione – precisa il professor Gerbi – e stanno emergendo dei risultati che potranno essere applicati dai produttori. Nello specifico si va dalla decisione dell’epoca di raccolta (delle uve) alle modalità di vinificazione (con particolare riferimento alla lunghezza della macerazione). Entrambe queste prospettive potranno avere delle conseguenze positive in termini di accettabilità del prodotto».