Il santo di oggi, 28 agosto, è Sant’Agostino
Oggi, 28 agosto, la Chiesa celebra anche Santa Gioacchina De Vedruna
I Santi di oggi, 28 agosto, sono Sant’Agostino e Santa Gioacchina De Vedruna.
Sant’Agostino
Nasce a Tagaste (Algeria) il 13 novembre 354. La madre, Santa Monica, è cristiana; il padre, Patrizio, pagano. Cresciuto quindi con due visioni completamente differenti viene però maggiormente influenzato dalla mamma e ha modo di sottolinearlo nella famosa frase: ‘debbo a lei tutto ciò che sono’.
Studia greco e latino ma tutti i suoi scritti sono in quest’ultima lingua ed è quella che lui preferisce. Diventa un apprezzato avvocato per la gioia del padre.
Passa molti anni della giovinezza alla ricerca della verità e del senso della vita. Ha una relazione in concubinato con una donna da cui ha un figlio: Adeodato.
Nel 373 diventa uno dei maggiori esponenti del Manicheismo (religione fondata su due principi: luce e tenebre).
Si imbarca verso l’Italia (nel 383), prima a Roma e poi a Milano dove insegnare ma soprattutto per contrastare la fama del vescovo Ambrogio. Tre anni dopo si converte in maniera definitiva diventando un eccellente uomo di chiesa tanto da diventare vescovo di Ipponia. Carica che porta avanti per ben 34 anni.
La morte
Il 28 agosto 430 Sant’Agostino muore a Ippona (Algeria) all’età di 76 anni per una forte e persistente febbre. Viene seppellito nella cattedrale e, successivamente, prima in Sardegna e poi a Pavia, a San Pietro a Ciel d’Oro, dove riposa tuttora. Vescovo e dottore della Chiesa.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
Santa Gioacchina De Vedruna
Vedova e fondatrice
Santa Gioacchina De Vedruna nasce a Barcellona in Spagna il 16 aprile 1783.
Dal matrimonio con Teodoro de Mas, celebrato nel 1799, nascono ben nove figli, ma nel 1816 rimane vedova.
Nel 1826 fonda la Congregazione delle Carmelitane della Carità che diffonde in tutta la Catalogna, aprendo numerose case per l’assistenza agli infermi e i più poveri. Il resto della sua vita la dedica alla preghiera, alla mortificazione, al distacco, all’umiltà e alla carità.
Il 28 agosto 1854 muore di colera a Vich. Fu beatificata il 19 maggio 1940 e canonizzata il 12 aprile 1959.