Cosa fare e come comportarsi in caso di incontro con un lupo
I consigli dell'Ente Parco
L’ente parco del Po – Aree Protette del Po Piemontese – ha diffuso un vademecum di norme di buon comportamento in caso di avvistamento di uno o più esemplari di lupo.
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L’espansione delle popolazioni di lupo in aree collinari e di pianura, più densamente abitate rispetto alle aree montane, determina l’aumento delle probabilità di avvistamento di lupi in contesti urbanizzati.
La “discesa” del lupo verso le zone collinari e le pianure è determinata dalla biologia della specie che conduce gli esemplari in dispersione alla ricerca di territori non colonizzati da altri branchi. Inoltre, i monitoraggi sulla presenza dei lupi hanno accertato il loro adattamento dal punto di vista alimentare a prede tipiche delle zone di pianura, come nutrie e lepri.
Occorre avere chiaro il concetto che la possibilità di avvistare un lupo presso un centro abitato non è sinonimo di pericolo.
I lupi, come la maggior parte degli animali selvatici, cercano di limitare l’incontro con l’uomo, muovendosi soprattutto di notte. Può capitare che si avvicinino agli insediamenti umani anche durante il giorno, in condizioni particolari – per esempio se il lupo è a sfavore di vento, ma sono episodi che non devono destare preoccupazione.
Prova ne sono gli appostamenti dei tecnici dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese e di quanti studiano il lupo. Molto spesso, infatti, i ricercatori sono ripagati delle lunghe ore di attesa solo con un fugace avvistamento.
È tuttavia necessario adottare comportamenti che evitino che i lupi diventino confidenti nei confronti dell’uomo. Il lupo confidente è un animale che, avendo perso la naturale diffidenza verso le persone, si avvicina ripetutamente senza mostrare reazioni di fuga o paura.
La pratica di offrire cibo, in modo volontario ma anche involontario, lasciando rifiuti organici o cibo per animali domestici a disposizione dei selvatici, rafforza la perdita della diffidenza. È dunque un comportamento che deve essere evitato così da non creare l’interesse verso le case.
Anche la presenza di cani può attirare l’attenzione del lupo, che potrebbe considerarli come competitori, prede o potenziali partner. Si distinguono diversi gradi di confidenza, che richiedono attenzione e modalità gestionali differenti.
Con un livello di confidenza alto, cioè nel caso in cui l’animale si avvicini a meno di 30 metri di distanza dalle persone, volontariamente e ripetutamente, e sembri manifestare interesse nei loro confronti, l’attenzione deve essere massima, per evitare che l’interazione sfoci in un comportamento aggressivo.
Per questo motivo, è fondamentale avvisare le autorità competenti, in caso di comportamenti confidenti o anomali da parte del lupo.
Troppo spesso, quando si parla di lupo, i media hanno utilizzato toni allarmistici soprattutto a seguito di episodi di predazione del bestiame.
Per ricondurre i rischi alla giusta dimensione, il progetto Life Wolfalps EU, che ha tra gli obiettivi il miglioramento della coesistenza fra il lupo e le persone che vivono e lavorano sul territorio, ha prodotto un pannello con le buone pratiche di comportamento in caso di avvistamento del lupo.
L’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è supporter, figura cioè tra gli oltre cento enti e associazioni che collaborano con il progetto perché ne condividono gli obiettivi, ma operano con budget e forze proprie.
Il progetto Life ha istituito le squadre locali di emergenza per la prevenzione degli attacchi da lupo (WPIU – Wolf Prevention Intervention Units) a supporto degli allevatori. In Piemonte, le unità di pronto intervento sono composte da personale degli Enti-Parco, della Città Metropolitana di Torino e dei Servizi Veterinari, da militari dell’arma dei Carabinieri Forestali, da agenti di Polizia provinciale. La funzione è quella di affiancare gli allevatori nella prevenzione degli attacchi attraverso l’attuazione di sistemi di prevenzione, nella pratica di accesso alle misure di indennizzo e nel corretto impiego dei cani da guardiania.
In contesti abitati/urbani:
- Non lasciare fonti di cibo nei pressi delle abitazioni (organico, resti alimentari, cibo per animali domestici)
- Tenere il cane, durante la notte, in un box o dentro casa
- Non lasciare il cane libero di uscire da solo
- Non avvicinare mai e per nessun motivo gli animali (vale per il lupo e per qualsiasi selvatico) né cercare di interferire con il loro comportamento
- Non dare mai da mangiare al lupo e agli animali selvatici
In contesti naturali:
- Portare il cane al guinzaglio e non lasciarlo libero di girare da solo
- Nel caso in cui si osservino uno o più lupi da lontano, restare in silenzio e osservare senza interferire e non tentare di avvicinarsi
Nel caso di incontri in natura:
- Se non siamo a nostro agio, basterà parlare a voce alta ed eventualmente agitare le braccia o battere le mani: il lupo nella maggior parte dei casi si allontanerà spontaneamente
- Se non dovesse allontanarsi camminare lentamente, parlando
Nel caso di incontri in auto:
- Come per ogni selvatico, è assolutamente vietato inseguire i lupi per girare un video o scattare foto
- Non bisogna mai uscire dall’auto al fine di poterli osservare con tranquillità altrimenti fuggono subito
- Nel caso in cui si notino comportamenti confidenti nel lupo è fondamentale segnalarlo alle autorità competenti: 112 Comando Carabinieri per la Tutela Forestale.