«La discesa dei contagi è terminata. Noi siamo in controtendenza»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Le sensazioni emerse nei giorni scorsi trovano puntuale conferma nei numeri: la discesa dei contagi è di fatto terminata, anche se qualche realtà – vedi l’Alessandrino – fa ancora eccezione.
È quanto emerge dalle valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «abbiamo oramai raggiunto il cosiddetto plateau, peraltro caratterizzato da numeri piuttosto elevati. Ci sono però anche ottime notizie, perché i numeri dei ricoveri sono i più bassi di tutta Italia».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, in testa alla classifica rimane l’Italia (275 e più 6%), segue Alessandria, con 252 e una riduzione del 3%, mentre il Piemonte completa il podio con 213 e più 9%. La Lombardia, 202, evidenzia invece una crescita pari al 16%.
«A livello di numeri assoluti – aggiunge il professore – la nostra regione sale di 732 unità, perché i contagi settimanali erano 8359 e diventano invece 9091. Significativo il contributo di Torino, che incide per il 50% dei nuovi casi, mentre Alessandria scende dal 13% all’11%. Cuneo e Novara, viceversa, rimangono stabili».
Il tasso di positività appare in leggera crescita, dal 10,6% all’11,2%, mentre i dati relativi ai tamponi processati non subiscono sostanziali variazioni.
Capitolo sistema sanitario: Bianchi osserva come «i ricoveri ordinari scendano da 359 a 313, quindi 46 in meno, con tasso di occupazione dal 5,3% al 4,6%. Le terapie intensive, invece, sono in tutto 8 e l’indice di saturazione è all’1,3%, secondo solo a quello della Valle d’Aosta. I decessi sono 15, 7 in più rispetto a venerdì scorso.
Infine il consueto approfondimento su Alessandria, con i contagi che scendono da 1061 a 1032. «Sono 29 in meno, per una media che recita 147 casi al giorno. La tendenza mi sembra chiara, a questo punto bisognerà valutare quale impatto avrà la riapertura delle scuole, a questo punto oramai imminente».