Predosa, rave party in zona Grava. Presenti circa 2mila persone
Riaperta la Sp 185. L'amministrazione invita a fare attenzione
I partecipanti hanno raccolto i rifiuti in numerosi cumuli di sacchi di plastica, agevolando il lavoro dei netturbini.
PREDOSA – Il sabato prima di Ferragosto circa un migliaio di ragazzi si sono dati appuntamento a Predosa, per il rave party di agosto. A sorpresa, hanno scelto la sponda sinistra dell’Orba, all’altezza della diga di Bosco Marengo, nel territorio del Comune di Predosa. L’area, che fino ad ora non è mai stata coinvolta da questo tipo di eventi, fa parte della Rete Natura 2000, il principale strumento dell’Unione Europea per la conservazione della natura.
«A Predosa, a detta delle forze dell’ordine intervenute, si è trattato, per fortuna, di un rave un po’ sotto tono, più contenuto rispetto a quelli che sono stati organizzati sul Po negli scorsi anni – spiega una nota diffusa dalle Aree Protette del Po Piemontese – L’Ente-Parco non possiede stime ufficiali, ma sembra che non fossero presenti più di 1000 persone.
Predosa, rave party in zona Grava. Presenti circa 2mila persone
Riaperta la Sp 185. L'amministrazione invita a fare attenzione
Per tutto il week end di Ferragosto, anche la vigilanza dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese è stata impegnata nei controlli. I guardiaparco hanno affiancato le altre forze dell’ordine fornendo indicazioni sulla proprietà dei terreni occupati e sui vincoli ambientali. L’area coinvolta ricade all’interno della “Zona rossa” della peste suina, e il raduno si è svolto in un periodo in cui la Regione Piemonte ha dischiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi».
Rave Party di Predosa: 900 identificati dalle forze dell'ordine
Ieri il personale della Questura ha intimato lo sgombero del raduno non autorizzato
Prosegue la nota: «I guardiaparco, durante lo svolgimento del rave e anche dopo la sua conclusione, hanno intensificato i controlli sul territorio. In un secondo tempo, come già avvenuto in passato, se la Questura fornirà indicazioni utili, i guardiaparco procederanno con le sanzioni di competenza dell’Ente».
C’è un aspetto positivo: «Lo sballo non è sempre sinonimo di totale incuria. I ragazzi hanno raccolto i rifiuti in numerosi cumuli di sacchi di plastica, agevolando il lavoro dei netturbini. Gli stessi ragazzi avevano anche affisso dei cartelli con il divieto di accensione di fuochi. Non ci resta che sperare che qualcuno di questi giovani alla ricerca di trasgressione abbia un minimo di coscienza ambientale!».