Da Sezzadio alla Tanzania: con Pole Pole un pozzo di solidarietà
L'acquese Riccardo Pronzato racconta la sua esperienza in Africa come volontario
Il parroco tanzaniano era conosciuto anche a Castelnuovo Bormida e Sezzadio
SEZZADIO – Con la dedizione e la sua grande umanità padre Onesimo Wissi, per tutti “Baba” (“papà” in swahili), era diventato il punto di riferimento in loco dell’associazione Pole Pole di Sezzadio, da oltre 20 anni impegnata in progetti di scolarizzazione e sviluppo socio-economico nei villaggi più poveri della Tanzania.
«Lo avevamo conosciuto nel 1999 – ricorda Carla Chiappino, co-fondatrice di Pole Pole con il marito Gigi Calmini e il cassinese Claudio Pretta – quattro anni prima della nascita della nostra associazione. Tanti sono i sogni nel cassetto che insieme siamo riusciti a realizzare in tutti questi anni. Con la sua preziosa collaborazione abbiamo portato a termine molti progetti: adozioni a distanza, la costruzione di scuole materne, primarie e secondarie, scuole di cucito. Abbiamo inoltre realizzato pozzi in diversi villaggi della regione di Dodoma con pompe alimentate a pannelli fotovoltaici, con fontane che distribuiscono acqua potabile agli abitanti dei vari villaggi e agli abbeveratoi degli animali. Grazie all’opera di ‘Baba Wissi’ abbiamo anche contribuito alle cure sanitarie di moltissimi bambini».
Padre Onesimo se n’è andato improvvisamente lo scorso 25 luglio, lasciando sgomenti tutti i volontari di Pole Pole e gli abitanti dei villaggi nei quali prestava la sua opera. Onesimo Andrea Wissi era stato ordinato sacerdote nel 1990 a Dar Es Salaam (Tanzania) da Papa San Giovanni Paolo II, dopo aver concluso gli studi seminaristici grazie a un’adozione a distanza da parte di una famiglia della provincia astigiana. Dopo aver svolto la sua missione pastorale in vari villaggi della regione di Dodoma, negli ultimi anni era stato nominato Vicario Generale dell’Arcidiocesi della capitale tanzaniana. «In questi oltre vent’anni è venuto diverse volte a trovarci in Italia. In quei periodi era solito frequentare la parrocchia di Castelnuovo Bormida. Aveva molti amici sia a Castelnuovo che a Sezzadio. Era un uomo a cui era impossibile non voler bene».
Da Sezzadio alla Tanzania: con Pole Pole un pozzo di solidarietà
L'acquese Riccardo Pronzato racconta la sua esperienza in Africa come volontario
Le richieste e l’impegno di padre Wissi erano sempre finalizzati al bene della comunità e alla crescita del villaggio che in quel momento più ne aveva bisogno: «L’ultimo progetto portato a termine insieme a padre Onesimo è stato il pozzo di Chikopelo, un villaggio di 4200 abitanti completamente senza acqua. Oltre ad assicurare acqua, il nuovo pozzo ridurrà drasticamente le malattie infettive dovute dal utilizzo di acqua inquinata».
‘Baba Wissi’ non c’è più, ma l’opera umanitaria di Pole Pole andrà avanti anche in suo nome: «Ci mancherà. Era una persona meravigliosa, un punto di riferimento per la sua gente e per noi. La nostra Associazione, però continuerà a fare tutto il possibile per migliorare la vita dei tanzaniani più poveri, proprio come avrebbe voluto lui. Attualmente, ad esempio, stiamo ultimando una scuola e un allevamento di pesci nel villaggio di Chisalalo».