Raffaella Romagnolo, i nuovi racconti a Villa Gabrielli
L'ultimo progetto della scrittrice ovadese parte dagli alberi del parco di via Carducci
OVADA – Un’imperdibile anteprima per l’ultimo appuntamento con “Sconfinamenti”. Il 25 agosto sarà Raffaella Romagnolo, scrittrice e curatrice della rassegna a presentare “Sicut cedrus”, un pomeriggio nell’incantevole scenario di Villa Gabrieli in cui sarà presentato il romanzo in uscita il prossimo gennaio nel nostro Paese e in Germania con edizioni Aboca.
Sfida impegnativa
Un reading sotto il maestoso cedro del Libano che domina l’area verde. Con Romagnolo l’attrice Paola Bigatto. L’opera, pubblicata fa parte della collana “Il bosco degli scrittori”. «Per me si è trattato di una sfida speciale – spiega la scrittrice reduce dai successi di “Destino” e “Di luce propria” – Questo è un libro di racconti in cui l’elemento di partenza è proprio il cedro del Libano». La pianta, con i suoi rami a candeliere, abbraccerà il pubblico ed è forse l’esempio più brillante dell’importante patrimonio di vegetazione ancora presente nell’area di via Carducci.
Passato e futuro
«Rappresenta un connubio interessante quello che è nato con Aboca – prosegue Romagnolo – E per questo ho abbandonato la forma narrativa del romanzo che ha contraddistinto finora la mia attività per creare dei racconti. All’inizio ho provato un po’ di timore. I miei romanzi hanno sempre un ampio respiro. I racconti invece ti impone un lavoro di sintesi e di concentrazione della narrazione che ti spinge a condensare e ad avere un focus molto più preciso». Nel corso della narrazione ci sarà anche spazio per la descrizione del cedro dal punto di vista botanico, un approccio scientifico che rappresenta una novità. «Ho lavorato cercando di rendere accattivanti anche le parti più tecniche». Il cedro nasce in Asia minore e viene citato spesso nella Bibbia assumendo connotati simbolici oltre ad essere nell’immaginario comune fonte di longevità e resistenza. «Mi sono fatta ispirare e accompagnare dalla bellezza e dai significati profondi che quest’albero dalla storia eterna porta con se – conclude Romagnolo – I racconti sono quattro. per un viaggio dalla preistoria a un futuro distopico ancora da definire». Il pomeriggio è organizzato in collaborazione con Cigno, associazione che gestisce il parco.