Qualità dell’aria buona. Ma c’è il piano per la mobilità dolce
Punti di ricarica per auto e bici elettriche diffusi in tutta la città
OVADA – Tredici punti per la ricarica di auto e biciclette dislocati sul territorio cittadino. Un piano che, «sebbene un po’ datato», può rappresentare ancora un punto di riflessione. La partenza dovrebbe arrivare con la mozione sulla mobilità alternativa che il Consiglio Comunale di Ovada approverà nel mese di settembre. Il testo originale, che subirà minime modifiche, è stato presentato da Angelo Priolo, consigliere di “Ovada viva”.
Mappa dettagliata
«Ogni punto di erogazione individuato – ha spiegato il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – sarà messo a disposizione di un gestore. Al massimo ci saranno tre punti a disposizione di auto, moto e bici». Le aree indicate sono: la stazione centrale, via XXV aprile, largo 11 gennaio (di fronte alla Croce Verde), piazza Castello, parcheggio dello Story Park, area “della Pesa”, il cimitero urbano, zona ospedale, Geirino, parcheggio di via Lung’Orba. Il piano indica anche il parcheggio di via Dania e via Torino, aree in cui è già presente una colonnina. L’implementazione di una rete per la ricarica è forse il punto sul quale maggioranza e firmatario della mozione hanno trovato maggiori spunti di contatto.
Scenario incoraggiante
La mozione di Priolo chiede anche un percorso ciclabile per collegare Ovada ai comuni limitrofi, una stazione pilota per il bike sharing, agevolazioni per chi si recherà nei negozi del centro senza usare l’auto, contributi per l’acquisto di biciclette tradizionali o elettriche. «Il bonus per acquisti di biciclette è un’idea da esplorare anche se temo di tratterebbe di cifre simboliche – ha chiarito ancora Lantero – Per il bike sharing sono in corso interlocuzioni con società del settore anche se auspichiamo un investimento di natura privata in questo senso. Per gli aspetti legati al commercio se ne può discutere all’interno delle operazioni legate al Distretto da poco creato».
Nel frattempo appare tutto sommato in linea la questione legata all’inquinamento atmosferico sul territorio cittadino. I dati rilevati da Arpa tra il 15 settembre 2021 e il 15 aprile 2022 parlano di attivazione di livello di allerta gialla (il 1° livello) solo in dieci dei 180 giorni presi in esame. Mai attivato il livello successivo rosso.