Dimissioni di Draghi, botta e risposta Molinari-Fornaro
I capigruppo di Lega e Leu alla Camera e la caduta del Governo
Marilli attacca sull'impegno dei parlamentari del Carroccio, Poggio risponde
Non c’è ancora la completa definizione dei confronti nei vari collegi elettorali, eppure tra Pd e Lega è già scontro.
Il primo colpo lo ha dato il segretario provinciale dei ‘dem’ Otello Marilli: nell’ufficializzare le candidature di Rita Rossa al Senato (uninominale e seconda nel proporzionale) e Daniele Borioli alla Camera (secondo nel proporzionale), ha infatti evidenziato che “rispetto al 2018 nella nostra provincia il centrosinistra ha la possibilità di eleggere i propri rappresentanti. Nella scorsa legislatura il nostro territorio non è stato tutelato dai numerosi parlamentari che la Lega ha mandato in Parlamento: i nomi dei nostri candidati esprimono autorevolezza ed esperienza e, dietro alla loro candidatura, c’è una macchina che lavora e che metterà tutto l’impegno possibile in questa campagna elettorale. Se saremo in grado di condurre una grande battaglia, collettiva e senza alcun personalismo, faremo le differenza. Vinceremo se sapremo coinvolgere nel modo più ampio possibile tutto quel novero di indecisi che hanno guardato con diffidenza in passato al centrosinistra, ma che vogliono una alternativa alla destra”.
Dimissioni di Draghi, botta e risposta Molinari-Fornaro
I capigruppo di Lega e Leu alla Camera e la caduta del Governo
A stretto giro di posta, ovviamente, la risposta del Carroccio, con una nota a firma del segretario provinciale Daniele Poggio: “L’ottimismo è il sale della vita e ci fa piacere sapere che il Partito Democratico di Alessandria coltivi per i suoi candidati locali alle elezioni politiche del 25 settembre legittime ambizioni, nonostante la loro collocazione non propriamente ottimale nei diversi listini. Ci piace meno che per sponsorizzarli il loro segretario provinciale, Otello Marilli, abbia la necessità di affermare che nella scorsa legislatura il nostro territorio non è stato tutelato dai numerosi parlamentari che la Lega ha mandato in Parlamento”.
Secondo Poggio, “senza nessuna intenzione di polemizzare con il segretario Marilli, che certamente da residente nell’Alessandrino da qualche anno conosce a fondo dinamiche del territorio ed esigenze della nostra comunità, ci preme ribadire che, senza l’impegno a Roma, in questi quattro anni e mezzo, del capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari e dei parlamentari alessandrini Rossana Boldi e Lino Pettazzi, ben difficilmente oggi a casa nostra si parlerebbe di zone logistiche semplificate (introdotte nel 2018 all’interno del Decreto Genova, grazie al personale impegno dell’onorevole Molinari) e di Alessandrino come baricentro della logistica integrata di tutto il nord-ovest. Certo, se il governo Conte 2 a traino Pd-5 Stelle non avesse ‘frenato’ sui progetti legati al rilancio dello scalo merci di Alessandria, oggi potremmo già essere ad una fase avanzata dei lavori di ripristino, ma ci penserà il prossimo Governo di centrodestra a dare l’input decisivo. Speriamo anche, perché no, con il supporto di qualche deputato di opposizione, nel caso”.
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Poggio ricorda dunque tutti i progetti e le proposte portate avanti dalla Lega negli ultimi anni: “Nel 2019 l’onorevole Molinari, grazie all’approvazione del Salva Alessandria insieme al Salva Roma, ha consentito al Comune del capoluogo di ottenere un contributo in conto capitale di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021: 20 milioni di euro grazie ai quali l’ente ha potuto riassestare i propri bilanci e programmare il futuro con maggior serenità. Questo forse è sfuggito al segretario del Pd, ma gli alessandrini lo sanno bene e non lo dimenticano. Ma potremmo anche ricordare la forte e intransigente opposizione della Lega rispetto all’ipotesi di insediare nell’alessandrino il Deposito Nazionale delle scorie nucleari. Ipotesi anche in questo caso contrastata grazie a una mozione dell’onorevole Molinari peraltro votata a Roma anche dal Pd, nonostante alcuni ambienti di centrosinistra fossero sembrati da subito assai tentati di ‘sacrificare’ l’area di Bosco Marengo o altre zone di pregio del nostro territorio. Non meno importante il lavoro dei parlamentari alessandrini della Lega sul fronte dell’eliminazione dei vincoli del patto di stabilità per i Comuni”.
Non solo: “Sull’automotive la mozione promossa dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari prevede che non si parli più di transizione verso l’elettrico, ma di neutralità tecnologica, proprio per salvare l’industria industria piemontese dei motori e dei componenti tradizionali da un drastico ridimensionamento. E potremmo citare pure il forte impegno di Rossana Boldi sul fronte Sanità, in particolare nel percorso verso la realizzazione del primo Irccs pubblico del Piemonte, che sarà realizzato tra Alessandria e Casale Monferrato. E, ancora, il forte impegno di Lino Pettazzi nella difesa del Monferrato contro l’ipotesi Deposito scorie nucleari e nella valorizzazione di quella parte della provincia come Patrimonio Unesco”.
Poggio conclude all’attacco: “Nel frattempo che combinava il Partito Democratico? Si opponeva alla quota 100 per i nostri pensionati e si dichiarava con i suoi alleati grillini a favore della chiusura dell’Ilva di Taranto, ma anche di Novi Ligure. Auguriamo ai candidati alessandrini del Partito Democratico di ottenere un buon risultato, nonostante siano stati collocati dai vertici nazionali in posizioni non certo favorevoli nei loro listini. Unica eccezione l’onorevole Federico Fornaro di Leu, che però gli elettori alessandrini non potranno comunque sostenere perché candidato in altra parte del Piemonte: ma capiamo le tensioni interne al Partito Democratico e non vogliamo infierire. Una cosa è certa: i parlamentari alessandrini della Lega, anche nella prossima legislatura, sapranno rappresentare al meglio gli interessi di tutta la nostra comunità e di tutto il territorio provinciale”.