Elezioni, i Fratelli puntano su Amich
Firme da tutti i circoli per sostenere la candidatura dell'ex sindaco di Coniolo
Centrodestra, l'unico certo è Molinari. Perocchio (Lega): "Io non sarò candidato"
ALESSANDRIA – Ugo Cavallera ha la prudenza dei saggi e le speranze di chi vuole chiudere alla grande una carriera politica in cui s’è fatto mancare poco (a Bosco Marengo potrebbero ricordargli che non è riuscito a fare il sindaco, ma questa è un’altra storia). Il referente provinciale di Forza Italia punta dritto a un posto in parlamento. E, se si muove lui, è chiaro che per gli altri gli spazi potrebbero ridursi.
La candidatura o meno per le elezioni del 25 settembre, e soprattutto la posizione nell’eventuale listino plurinominale, dipende sostanzialmente da Paolo Zangrillo, leader azzurro in Piemonte. E’ da lui che Cavallera attende la telefonata che potrebbe sbloccare la situazione e consentirgli di andare in Parlamento, completando, appunto, un curriculum decisamente significativo.
In quota Forza Italia, un pensierino lo fanno anche altri, da Luca Rossi a Davide Buzzi Langhi. E, poiché anche la componente femminile vuole la sua parte, è stato fatto anche il nome di Tina Corona, sindaco di Vignale Monferrato. Lei, accreditata nei Palazzi che contano (almeno in regione), ha dato disponibilità.
Che è poi quello che, in Fratelli d’Italia, hanno fatto sia Enzo Amich che Emanuele Locci, entrambi ancora in situazione di stallo. Il primo è stato presentato dagli undici circoli di FdI della provincia, il secondo ha avuto richieste “altolocate” e, per usare le sue parole, “quando il partito chiama, non si può dire no”.
Elezioni, i Fratelli puntano su Amich
Firme da tutti i circoli per sostenere la candidatura dell'ex sindaco di Coniolo
Se Amich guarda a un posto alla Camera (se fosse al plurinominale dietro, ad esempio, Daniela Santanchè, sarebbe eletto con tutta probabilità), Locci ambisce al Senato. Si è parlato di lui anche per l’uninominale, ma ci sono un paio di problemi: intanto non è detto che il nostro collegio spetti a Fratelli d’Italia (anzi, sarebbe di Forza Italia, a logica di ripartizione) e, qualora lo fosse, i Fratelli potrebbero cederlo a ‘Noi Moderati’, ovvero i centristi di Toti e Lupi. Va spiegato, infatti, che con l’accordo Lega-FI-FdI sulla ripartizione dei collegi, s’è stabilito che il partito della Meloni si sarebbe “accollato” i centristi, ben lieti – immaginiamo – di mettere un loro uomo (ci sarebbe anche il “nostro” Massimo Berutti, ma è questione complicata) in una zona in cui il centrodestra è favorito, secondo i sondaggi.
Serve ancora qualche ora per dipanare la matassa. Anche in casa Lega, dove la certezza è Riccardo Molinari all’uninominale della Camera (e forse anche come testa di lista al plurinominale). S’è portato avanti: in provincia circolano già i suoi manifesti elettorali. Sugli altri nomi, solo ridda di voci. S’è parlato anche di Giacomo Perocchio, leghista novese. Ma ieri al ‘Piccolo’ ha smentito: “Non so chi ha fatto il mio nome, ma non sarò candidato”.