Alessia: «Dopo un anno di studi, in America ho lasciato il cuore»
Si è conclusa poco più di un mese fa l?avventura negli states di Alessia Turini. Ha passato il suo quarto anno come exchange student in Idaho
CASALE – Si è conclusa poco meno di un mese fa l’avventura americana di Alessia Turini, giovane casalese che ha deciso di inseguire i suoi sogni oltreoceano combattendo persino contro un uragano. Da studentessa del linguistico Lanza, si è imbarcata a novembre scorso per Idaho Falls come exchange student per un anno all’estero.
La destinazione iniziale doveva essere Newark, New Jersey, cittadina molto vicina a Manatthan, proprio al confine con New York. A fermare la partenza però, poco prima dell’inizio dell’anno scolastico, era stato l’uragano Ida che aveva devastato la casa dove Alessia avrebbe dovuto andare ad abitare. Le possibilità di partire per il suo quarto anno sembravano così sfumate. Per fortuna però la giovane non ha perso le speranze e, trovata un’altra famiglia in Idaho, è riuscita finalmente a imbarcarsi. Il semestre nella scuola americana era già iniziato da un paio di mesi, ma questo non è stato un problema. Alessia si è ambientata subito.
Dai Mormoni… a New York
«Lo stato in cui ho vissuto era pieno di Mormoni, anche la mia famiglia lo era – racconta Alessia. A Idaho Falls la sua ‘hosting family’ era composta da mamma e papà di 39 e 41 anni e sei fratelli – All’inizio ho trovato un po’ di difficoltà culturali: c’era un rapporto diverso con la religione, non potevo vestirmi come volevo a volte e ad esempio in casa non si beveva caffé. Però una volta ambientata mi sono trovata benissimo, lo rifarei altre mille volte».
Dopo aver concluso l’anno scolastico il 16 giugno, Alessia si è spostata a Newark fino al 1 luglio per godersi un po’ la sua prima famiglia con cui è rimasta in contatto nonostante tutto. «Ho fatto 10 giorni alla scoperta di New York. È stato bellissimo, molto diverso dall’esperienza in Idaho anche perché questa famiglia era di origini italiane quindi è stato un po’ come tornare a casa».
E adesso? Quali sono i piani? «Non vedo l’ora di tornare. Mi sarebbe piaciuto frequentare anche l’ultimo anno lì, ma sono dovuta tornare. Sto iniziando però già a guardare per il collage». A fine estate riprenderà l’ultimo anno al Lanza. Il suo sogno più grande per il futuro? Diventare traduttrice simultanea, magari proprio in America.