Monferrato: mancano i russi, non gli stranieri
Coldiretti: "Soddisfatti di questa estate. ma auspichiamo tra agosto e settembre di raggiungere numeri ancora più importanti"
L’estate 2022 fa registrare l’assenza di 377mila turisti dalla Russia che prima della pandemia hanno viaggiato in Italia scegliendo come destinazione le città d’arte, le mete balneari più prestigiose ma anche le colline del Monferrato. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Alessandria in occasione del weekend di Ferragosto su dati della Banca d’Italia.
L’assenza dei russi è stata in realtà compensata dal prepotente ritorno degli stranieri da altri Paesi a partire dagli Stati Uniti avvantaggiati dal tasso di cambio particolarmente favorevole. Buoni anche gli arrivi da Germania, Francia e Gran Bretagna.
Complessivamente nel 2022 sono più che triplicati (+216%) i viaggiatori stranieri in Italia con una decisa ripresa del turismo, anche se gli arrivi rimangono inferiori del 36% rispetto al 2019, anno prima della pandemia, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia che nel primo quadrimestre dell’anno evidenza l’arrivo di ben 15,8 milioni viaggiatori dall’estero.
Alessandrini… vicini
Le vacanze 2022 degli alessandrini registrano una netta preferenza sulle mete nazionali spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone.
Ma, c’è anche una quota del 23%, quasi 1 su 4 tra coloro che viaggiano, che ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero nonostante i timori legati alla difficile situazione internazionale, ai costi e ai disagi nel trasporto aereo.
“L’Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica – spiega il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – La difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole nazionali e un motore trainante della vacanza Made in Italy”.
Nei mesi scorsi il turismo post pandemia è ripartito con risultati molto buoni registrando un incremento dei movimenti turistici pari a +42% dei pernottamenti e +53% degli arrivi rispetto al 2020, che però ancora non riportano il settore ai volumi pre pandemici, secondo i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte.
“I vacanzieri dall’estero in provincia di Alessandria sono strategici per l’ospitalità agrituristica che svolge un ruolo centrale poichè contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità nelle nostre campagne per garantire il rispetto delle distanze sociali ed evitare l’affollamento – aggiunge Stefania Grandinetti, presidente regionale e provinciale Terranostra – Oltretutto, i nostri circa 70 agriturismi dislocati in tutto la provincia sono altamente qualificati grazie ai corsi che vengono periodicamente organizzati per i cuochi contadini e per l’ospitalità. Siamo soddisfatti di questa estate 2022 ma auspichiamo nelle prossime settimane di agosto e a settembre di raggiungere numeri ancora più importanti di quelli attuali”.
“Auspichiamo, un ulteriore incremento poiché i segnali anche dall’estero sono positivi e, nello specifico sono sei, secondo i dati dell’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte, le provenienze estere che valgono l’80% dei pernottamenti totali: Germania, che rappresenta il 33% della quota internazionale, a seguire il BeNeLux e poi Svizzera, Francia, Scandinavia e infine Stati Uniti d’America: che vale solo il 2% dei pernottamenti, ma rappresenta un ritorno importante nel contesto storico. In particolare, la riscoperta dei piccoli borghi è una scelta strategica importante per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne offrendo allo sguardo del visitatore la bellezza del paesaggio, le tradizioni e la cultura di un’agricoltura in armonia con la storia e l’ambiente”, conclude il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.