Contrasto all’abusivismo: controlli e sanzioni a sedicenti mediatori
Attivo il protocollo d?intesa contro lo svolgimento irregolare dell?intermediazione. Collaborazione tra Camera di Commercio e forze dell?ordine
Si sono presentati come due clienti e hanno chiesto di visionare alcuni immobili. Quando la trattativa è iniziata il clima è cambiato perché hanno mostrato i loro tesserini di appartenenti alle forze dell’ordine. E alla richiesta di esibire il patentino previsto dalla norma, il mediatore immobiliare ne era sprovvisto. A quel punto sono stati elevati verbale e sanzione.
L’operazione è stata eseguita dal commissario Giuseppe Ceravolo, capo della Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale alessandrina.
«Tutto è nato – spiega Franco Repetto che ha parlato della collaborazione con la Municipale, in particolare con il dottor Ceravolo importante punto di riferimento (già intervenuto in altri casi, ndr) – da un esposto verifica arrivato alla Camera di Commercio che ha poi incaricato la Polizia Municipale di accertare la posizione di un determinato soggetto». L’unico modo per stabilire, al di là di ogni ragionevole dubbio, l’abilitazione del mediatore era un’indagine tradizionale. Così, quando la Polizia giudiziaria si è presentata, all’uomo non è rimasto altro da fare che dichiarare di non essere in possesso dell’abilitazione.
«Nel 2021 sono state seguite otto verifiche – continua Repetto – che hanno portato a 8 sanzioni di attività abusiva per altrettanti mediatori». E, conseguentemente, sono state inoltrate sanzioni disciplinari alle agenzie immobiliari di riferimento che, di fatto, hanno ospitato personale non in possesso dell’abilitazione. Per chi viene scovato non in regola la sanzione è decisamente salata, quindicimila euro, che si riduce di un terzo se viene pagata nel termine previsto.
«Nel 2022, al momento, sono quattro le pratiche che hanno bisogno di approfondimenti e che prevedono audizioni. Si tratta di attività che hanno tempi di latenza importanti», spiega il professionista. Franco Repetto è un mediatore da 42 anni. Nominato consigliere in Camera di Commercio (2021), settore Servizi, e dal 2020 fa parte della Giunta (Cda della Camera di Commercio Alessandria – Asti).
Franco Repetto (a sinistra) e il commissario Giuseppe Ceravolo
«Per chi vuole fare il mediatore – spiega – in Italia esiste un solo percorso, fare un corso, sostenere un esame di abilitazione e entrare nel mondo del lavoro. Il mondo della mediazione immobiliare risponde a una legge dello Stato, e chi svolge quel tipo di attività deve avere una abilitazione in mancanza della quale si parla di attività abusiva».
Il protocollo d’intesa
«Nell’aprile 2004 la Camera di commercio di Alessandria (ora accorpata con Asti), le associazioni degli agenti di affari in mediazione Fiaip, Fimaa, Anama e le Associazioni di consumatori Adiconsum e Federconsumatori avevano sottoscritto il protocollo di intesa “Clara Condicio”, con l’intento di promuovere la trasparenza nelle intermediazioni immobiliari – si legge sul sito ufficiale – creando uno strumento per tutelare gli utenti contro il possibile inserimento di clausole vessatorie nei contratti-tipo e contro il rischio di affidarsi, in buona fede, ad un agente irregolare non abilitato all’esercizio dell’attività professionale».
Clara Condicio è un progetto unico ad oggi in Italia che mette insieme tutti gli attori della mediazione. Oggi è stato ampliato e prevede diverse aree di intervento, come ci spiega Repetto. Il primo punto – che ha trovato concreata attuazione – è la trasparenza e il contrasto all’abusivismo e allo svolgimento irregolare dell’attività di intermediazione immobiliare.
«Raccogliendo gli spunti – si legge – e le indicazioni da parte dei rappresentanti delle associazioni di categoria del settore immobiliare e quelle dei consumatori delle province di Alessandria e di Asti, è stato sottoscritto un protocollo di intesa».
Tra i punti fondamentali: perseguire una più efficace azione di promozione della trasparenza e di contrasto all’abusivismo e alle irregolarità o scorrettezze nello svolgimento dell’attività di intermediazione immobiliare; indirizzare alla Camera di commercio di Alessandria-Asti le segnalazioni ricevute, concernenti episodi di presunto abusivismo o di irregolarità rilevate nell’ambito della intermediazione immobiliare; promozione e diffusione presso gli utenti del servizio di tutela reso dalla Camera di commercio di Alessandria-Asti e dalle Associazioni del settore immobiliare, oltre all’organizzazione di eventi di pubblico interesse afferenti ai temi del Protocollo.