Spigno Monferrato: da 24 ore infuria un vasto incendio boschivo
Decine di ettari coinvolti
SPIGNO MONFERRATO – Proseguono ininterrotte le attività di spegnimento di un incendio boschivo che dalle 12 circa di ieri si sta espandendo per decine di ettari nel comune di Spigno Monferrato, in località Rocchetta di Spigno, interessando un bosco di alto fusto di rovere ricompreso nel Sic della Rete Natura 2000 Langhe di Spigno Monferrato.
Un incendio che vede tutt’ora impegnate numerose squadre dei Vigili del Fuoco, mezzi aerei, volontari dell’Antincendio Boschivo della Regione Piemonte e che ieri ha causato l’interruzione della circolazione stradale sulla SP218 per diverse ore. Pattuglie dei Carabinieri Forestali intervenute nell’immediatezza dei fatti nella giornata di ieri hanno già avviato gli opportuni accertamenti di Polizia Giudiziaria per l’individuazione del responsabile. L’incendio boschivo, infatti, anche se di origine colposa, è un vero e proprio delitto punito e sanzionato dal Codice Penale.
Il rogo è purtroppo favorito dalle condizioni meteo sfavorevoli di questo periodo, condizioni altamente predisponenti il rischio di incendi boschivi e propagazione degli stessi, aggravate dalla pesante siccità che sta interessando i nostri territori, situazione che aveva portato la Regione Piemonte a decretare a partire dal 19 luglio lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi, tutt’ora vigente.
La legge regionale prevede che nel periodo in cui viene dichiarato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi non è consentita l’accensione di fuochi, di nessun tipo e finalità, né qualsiasi altra operazione che possa creare pericolo mediato o immediato di incendio. Sono vietati gli abbruciamenti e tutte quelle azioni che entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, possono anche solo potenzialmente causare l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra azione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio.
È vietata di fatto qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.
Oltre al reato di incendio boschivo che può essere contestato, l’eventuale trasgressore verrebbe punito anche con pesanti sanzioni amministrative, che a seguito delle recenti modifiche introdotte dalla L. 155/2021 recante disposizioni per il contrasto degli incendi boschivi, sono state di molto inasprite. Nelle aree e nei periodi a rischio incendio boschivo la cifra può arrivare anche a 10.000 euro.