Ente Parco del Po: ecco il nuovo direttore, è Monica Perroni
Il ruolo, scoperto dopo il pensionamento di Dario Zocco, è occupato a interim da Daniele Piazza fino alla fine di agosto
VALENZA – Fumata bianca per il nuovo direttore dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese, di fatto vacante dopo il pensionamento di Dario Zocco: il ruolo è attualmente ad interim di Daniele Piazza, anche direttore dell’Ente di gestione delle Aree protette dell’Ossola.
Dal prossimo 1° settembre entrerà tuttavia in carica Monica Perroni. Nata nel 1976 a Galliate, vanta una carriera ventennale nell’ambito della pianificazione delle aree protette nell’ente di provenienza, l’Ente di gestione delle Aree protette del Ticino e del Lago Maggiore.
Monica Perroni prenderà servizio il 1° settembre prossimo subentrando a Daniele Piazza. È stata nominata dal Consiglio dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese con deliberazione n. 53 del 21 luglio scorso.
Iscritta all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori con la qualifica di architetto, tra le esperienze lavorative che hanno caratterizzato la sua carriera ha particolare rilievo la redazione del nuovo Piano d’Area del Parco naturale del Ticino, la formulazione dei pareri urbanistici connessi, la pianificazione di ambito, di livello provinciale e comunale e l’attività di scavalco all’Ente di gestione del Sacro Monte di Orta e delle Riserve naturali del Monte Mesma e del Colle di Buccione in qualità di responsabile dell’Ufficio Consortile Tecnico.
Perroni è stata parte attiva nella creazione e successiva gestione operativa della Riserva della Biosfera MAB Ticino Val Grande Verbano, nei successivi lavori rivolti alla costituzione del Parco Locarnese e della Riserva MAB transfrontalieri e partecipando ai tavoli decisionali locali e nazionali UNESCO.
Si è occupata inoltre di svariati progetti e richieste di finanziamento, riguardanti la valorizzazione delle aree protette, del patrimonio naturalistico, culturale e architettonico appartenente alle stesse, mediante bandi INTERREG, LIFE, Fondazione Bancarie, PNNR.
Gli ambiti pianificatori dei quali è stata partecipe hanno riguardato anche temi di grande attualità, qual è la gestione dell’acqua, essendosi occupata di progetti come la riqualificazione morfologica ed ecologica della Roggia Molinara, di “ARETÈ: l’acqua come sostegno alla biodiversità, all’agricoltura e al paesaggio”, progetto cofinanziato dalla Fondazione Cariplo, oltre ad aver contribuito al tavolo di lavoro sul controllo dei livelli idrici del Lago Maggiore.
Ha inoltre messo in atto programmi culturali, di valorizzazione territoriale e di educazione ambientale anche tramite l’organizzazione e il coordinamento di volontari del Servizio Civile Nazionale, Anti Incendi Boschivi e Guardie Ecologiche (GEV).