Castellazzo Soccorso: «Noi, interpreti della medicina del territorio»
134 operatori e 18 mezzi: molti giovani entrano grazie al servizio civile e all?alternanza tra scuola e lavoro
In 33 anni il piccolo gruppo è diventato una grande famiglia, «perché a Castellazzo Soccorso ognuno sa di essere componente indispensabile per garantire un servizio. Che è fatto di organizzazione, di professionalità, di qualità di mezzi e persone, ma prima di tutto di idee, sempre all’avanguardia, e di passione, senza la quale non ci sarebbero progetti e sfide». Francesco Zanini è presidente dal 2019, «in carica pochi mesi prima della pandemia. Che mi ha cambiato, come credo tutte le persone, ma che, soprattutto, ha aperto gli occhi sulle scelte indispensabili. Abbiamo capito quale strada dobbiamo intraprendere per il futuro».
Doppia sede
Una associazione nata nel 1989 all’ombra di un campanile, quello della chiesa di Santo Stefano, a Castellazzo. All’inizio un paio di mezzi e un gruppo di operatori, nel 1993-94 nasce il presidio di Bosco Marengo, che per un paio d’anni diventa anche la casa unica, prima di trasferirsi in zona Micarella, dove c’è il cuore di tutta l’attività. Dal 2014 sdoppiato, con l’apertura della seconda sede, ad Alessandria, al Cristo, «dove c’è anche il 118 e dove abbiamo proposto all’Asl di riattivare il centro prelievi, aperto ogni giorno, in una delle zone a più alta densità abitativa del capoluogo».
Per il territorio
Così Castellazzo Soccorso, 134 operatori (di cui 14 dipendenti) ha scelto di aggiungere nuovi contenuti al suo obiettivo: essere interprete, nei fatti, della medicina del territorio.
«Se ne parla molto, è strategica per la sanità, come è fondamentale che ci siano attori pronti a metterla in pratica. Senza presunzione – insiste il presidente – noi abbiamo già dimostrato di esserlo: l’emergenza Covid ci ha aiutati a crescere, professionalmente e umanamente, e a cogliere le necessità a cui dare risposte immediate. Se si vuole che anche la campagna vaccinale per la 4ª dose sia capillare, bisogna garantirla andando a casa delle persone. Se l’obiettivo è una popolazione che si cura, bisogna portare ciò di cui si ha bisogno, esami, controlli per la prevenzione, visite, quasi sotto casa. Noi lo facciamo anche con il nuovo ambulatorio mobile, pensato proprio per aiutare le persone dove vivono, offrendo risposte immediate, senza attese. È un aiuto anche all’azienda sanitaria e a quella ospedaliera, con cui abbiamo un contatto quotidiano».
«I corsi di formazione e di qualificazione, le giornate di informazione e prevenzione, anche lo studio sugli effetti dei vaccini sono i contributi di una associazione – insiste Zanini – che necessita di essere organizzata e gestita come una impresa, con la grande umanità degli operatori. Che sono giovani: oggi la media età è sotto i 40 anni, e alternanza scuola-lavoro e servizio civile hanno avvicinato molti ragazzi e ragazze. Il nostro futuro operativo».
Vaccini: ha riaperto l’hub
L’hub vaccinale è stato riaperto. Dal 20 luglio, nella sede in via Caselli (zona Micarella), con una previsione di 300 somministrazioni di 4ª dose al giorno, «anche se nelle prime due settimane i numeri sono inferiori, forse causa periodo estivo», spiegano gli operatori di Castellazzo Soccorso. «Siamo comunque sempre attivi anche per i vaccini a domicilio, per le persone fragili e nelle residenze per anziani. Servizio che abbiamo garantito fin dall’inizio della campagna vaccinale, per noi è un altro modo, concreto, di declinare il concetto di medicina territoriale». Con una task force composta dal presidente Zanini, da Giampiero Varosio, Debora Banco ed Enrico Barberis.
Il nuovo mezzo per visite a domicilio
Un ambulatorio mobile per le visite di medicina del lavoro, «direttamente nelle aziende che ne faranno richiesta, senza più spostare i dipendenti, spesso con lunghe attese. Il nostro nuovo mezzo, un progetto nato sei mesi fa e operativo da fine aprile – spiega il presidente Zanini – è anche un presidio medico per il territorio provinciale. Lo abbiamo presentato alle istituzioni, all’AslAl, all’Aso: possiamo raggiungere tutte le località, permettendo alla popolazione di sottoporsi a esami e controlli praticamente sotto casa, limitando gli spostamenti e il carico di lavoro per gli ospedali».
Il nuovo mezzo è attrezzato per ecografie, controlli audiometrici, spirometrie, screening cardivascolari, visite oculistiche».
Segnalate la vostra associazione
Se volete segnalare altre realtà meritevoli, potete scrivere a redazione@ilpiccolo.net, telefonare allo 0131 315200 oppure inviare un messaggio WhatsApp al numero 338 8091790.