«Luese Cristo, ci siamo. Un progetto triennale per sognare ancora»
Domani, lunedì, comincia la preparazione. Parla il direttore generale, Daniel Romeo
È tutto pronto per l’inizio della nuova stagione. La Luese Cristo, che si candida al ruolo di matricola terribile nel campionato di Eccellenza, comincia domani (lunedì 1° agosto) la preparazione: ne parliamo con il direttore generale della società, Daniel Romeo.
Il conto alla rovescia è alle battute conclusive…
Oramai ci siamo e non nascondo l’emozione. Da lunedì saremo a Bosco Marengo a lavorare sul campo per una ventina di giorni, poi dal 22 ci trasferiremo in città, alla Don Bosco.
A livello personale, quali sono le sensazioni?
Difficili da descrivere, soprattutto se ripenso al punto di partenza. Cominciare questa avventura, poco più di un anno fa, era già stato di per sé un successo. La vittoria del campionato di Promozione, paradossalmente, è stata ‘solo’ la ciliegina sulla torta, perché il progetto era ancora più ambizioso e non riguardava semplicemente l’aspetto sportivo.
In che senso?
Il nostro obiettivo principale era quello di crescere e di ottenere credibilità: ce l’abbiamo fatta attraverso il lavoro di tutti, a cominciare dal contributo dell’ex presidente Marcello Sciacca, determinante per dare vita a questa realtà. Diciamo che la vittoria sul campo è stata una logica conseguenza.
Quanto è stato ed è importante mister Roberto Adamo?
La sua presenza era condizione indispensabile per iniziare l’avventura, 14 mesi fa, ed è decisiva anche oggi. Non mi immagino una Luese Cristo senza di lui.
Tutta la ‘macchina’, però, ha dimostrato di funzionare bene. Qual è il segreto?
L’unità di intenti, senza dubbio, ma anche le risorse umane. Di Adamo abbiamo già parlato, ma merita una menzione speciale anche Marco Tagliafico, il nostro direttore sportivo. Noi tre abbiamo caratteristiche che si coniugano alla perfezione, ma è fondamentale pure il contributo dei dirigenti di Lu. Esperienza, professionalità e massima competenza.
Quanto è stato difficile programmare la stagione dell’Eccellenza?
Non nascondo che abbiamo vissuto un mese di giugno particolarmente complicato, spesso ‘sospesi’ tra incertezze e desiderio di rilanciare le nostre ambizioni. Grazie al contributo di tutti, però, siamo riusciti a proseguire con basi ancora più solide: oggi lo posso dire, il nostro è un progetto triennale, che ci permetterà di sognare ancora.
A proposito di sogni…ce n’è uno particolare da inseguire?
Io avevo il sogno di creare questa società e l’ho realizzato. Poi sognavo di vincere il campionato e ci sono riuscito, ora non voglio porre limiti, pur consapevole del fatto che servirà mantenere sempre la massima umiltà, continuando a lavorare con determinazione. Senza paura di fare sacrifici. Il fatto di aver ‘allargato’ la base, coinvolgendo altre persone e trovando nuove forze, è sicuramente un aspetto incoraggiante. E mi piacerebbe regalare un ulteriore collaboratore al mister.
Realisticamente, quale può essere l’obiettivo sportivo del prossimo campionato?
Non ho dubbi, la salvezza. Siamo una neopromossa che si ‘affaccia’ per la prima volta in un torneo estremamente complicato e competitivo, dobbiamo fare di tutto per mantenere la categoria.
Che tipo di torneo si immagina?
Un torneo che vorrò ‘godermi’ in ogni sfaccettatura, dagli allenamenti fino alle lunghe trasferte della domenica. Non ho mai partecipato all’Eccellenza, sicuramente Adamo e i giocatori hanno molte più conoscenze. Sarà bello, impegnativo, stimolante. Però, intanto, una soddisfazione me la sono già tolta…
Quale sarebbe?
Sono appena usciti i calendari: leggere che il Cuneo, avversaria di blasone con un passato glorioso, sarà a CentoGrigio per il nostro debutto è una grande emozione.