Le piante nel Po a Casale, cosa sono e perchè si sono sviluppate
Il punto dell'esperta dell'Ente Parco, Stefania Poma
CASALE – Impossibile non notare che nel tratto cittadino del Po casalese, quello tra le due dighe, da qualche mese a questa parte, si è sviluppato un ‘tappeto’ verde, ben più esteso dello scorso anno.
Si tratta di un fenomeno che si può notare anche altrove ma che proprio nella capitale del Monferrato ha trovato le condizioni perfette per proliferare, danneggiando il colpo d’occhio, la fruibilità dello specchio e, cosa ancora più importante, l’ecosistema, come spiega Stefania Poma, funzionario tecnico delle Aree Protette del Po Piemontese: «Non si tratta di alghe bensì di piante, almeno per quanto riguarda la grande massa dei fenomeni più facilmente visibili, come a Casale.
È la Elodea Nuttallii (Peste d’acqua di Nuttall), una pianta acquatica esotica, utilizzata negli acquari» spiega.
Le cause del problema
Ma come si è arrivati alla situazione odierna? «Qualche anno fa la sua presenza era già stata segnalata ma in piccole quantità. Ora invece, soprattutto da maggio, si assiste a un fenomeno di sostituzione delle piante autoctone. Questo significa che si sono create le condizioni per la diffusione di queste piante, per un mix di carenza d’acqua, temperature elevate e lenticizzazione (la quasi totale assenza di corrente, come nel bacino urbano di Casale nda)».
Una questione seria: «La Elodea Nuttallii è una pianta di interesse unionale, vale a dire che l’Unione Europea prevede misure per la sua gestione. L’attuale situazione rappresenta un danno notevole a tutto l’ecosistema».
Il servizio completo su Il Piccolo in edicola oggi, 29 luglio 2022.
Fotoservizio a cura di G.Pi.Mor.