La Festa delle Feste batte Asti: «Saremo venti, forse ventuno»
L?evento di settembre ha retto il ?dopo virus?: nonostante i costi, quasi tutte le Pro loco hanno aderito
Un po’ di orgoglio c’è, anche se non si vuole esagerare. Alla Festa delle Feste di Acqui Terme – omologa dell’astigiano Festival delle sagre – hanno già confermato l’adesione venti Pro loco. Appuntamento il 3 e 4 settembre, la settimana precedente all’evento in piazza del Palio ad Asti.
Il programma è sempre quello: isola pedonale fino in corso Bagni piena di cucine provenienti dai paesi delle colline che proporranno piatti tipici della tradizione campagnola.
Ripartire al meglio
«Potremmo arrivare anche a 21. Una è ancora in forse, ma dalla riunione di mercoledì sera è emersa la volontà di voler ripartire bene. Nell’ultima edizione, quella del 2019, i partecipanti furono 24. Insomma, abbiamo tenuto, nonostante l’aumento dei costi e del difficoltà generali».
Lino Malfatto, l’organizzatore, è contento per il ritorno della festa e di aver superato i ‘cugini’: «Ora siamo noi la più grande organizzazione della zona. Per carità, non ci sono rivalità con Asti, non è la stessa cosa, né per i costi né per l’impegno. Là (ad Asti) tutti devono avere la casetta uguale e la spesa è ben differente. Ad Acqui ognuno si porta il proprio stand».
Insomma, anche se la festa sotto la Bollente ha costi inferiori e tradizionalmente numeri diversi, la ripartenza è stata meno dolorosa del previsto.
Aumenta tutto
I tempi sono un po’ stretti e la burocrazia non aiuta: «Attendiamo la delibera della nuova Giunta per capire se il plateatico sarà gratuito o meno, e per altre incombenze burocratiche ma molto pratiche, come l’allaccio della corrente elettrica. I costi? Smaltimento rifiuti e materie prime sono aumentate per tutti, è ancora presto per fare i conti, finché non avremmo tutto il quadro della situazione ben delineato. Tutti i responsabili delle Pro loco, in ogni caso, sono consapevoli dei rincari, ma non penso che i piatti al consumatore finale aumenteranno di prezzo».
Più che per l’energia alle Pro Loco dell’Acquese sono preoccupati per le energie. Nel senso di volontari: «Siamo tutti un po’ anziani e il difficile è coinvolgere i giovani nella gestione».