Niente scuola al sabato? O si parte a settembre o si adotta nel 2023/24
Un'autentica corsa contro il tempo, da affrontare entro l'inizio delle lezioni, fra quaranta giorni, ma con agosto di mezzo.
Il preside: «Chiudere il riscaldamento al venerdì pomeriggio per riaccenderlo al lunedì mattina non darà alcun tipo di risparmio, servono ristrutturazioni»
CASALE – Caso ‘settimana europea’ nelle scuole superiori di Casale. Il preside del Balbo-Lanza Riccardo Calvo motiva la sua opposizione, nel merito e nel metodo, con una nota inviata alla nostra redazione. Di seguito la riportiamo in forma integrale.
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Niente scuola al sabato? O si parte a settembre o si adotta nel 2023/24
Un'autentica corsa contro il tempo, da affrontare entro l'inizio delle lezioni, fra quaranta giorni, ma con agosto di mezzo.
Stimatissimo Direttore,
nel ribadire la ragione di legge fondamentale per cui la nostra scuola non ha potuto fornire al Comune di Casale e alla Provincia, dopo l’incontro svoltosi giovedì scorso, un quadro orario ipotetico per i cinque giorni perché l’iter corretto è quello di consultare il Consiglio di Istituto e il Collegio docenti che soltanto nel mese di febbraio si erano espressi a larghissima maggioranza in forma avversa a questa scelta e che in questo momento sono non convocabili perché nel periodo di “vacanza”, mi permetto alcune considerazioni di buon senso.
In attesa di capire se l’Autorità dei trasporti regionale del Piemonte, ma anche quella della Lombardia (per gli alunni assai numerosi che provengono dalla Provincia di Pavia: le ditte di trasporto chiedono alle scuole casalesi e al Comune calendari e sospensioni già a maggio per programmare le corse dell’intero anno), nel mese di agosto riuscirà a riformulare su richiesta di Comune e Provincia, l’intero quadro dei trasporti legati al nostro territorio per consentire la partenza al 7 settembre della “settimana corta”, cosa dal nostro punto di vista altamente improbabile (nel caso che parta davvero solo adesso!) e soprattutto a rischio caos per quanto riguarda l’informazione, ricordo che per il risparmio energetico, tanto strombazzato e anche strumentalmente utilizzato in questa vicenda, forse sarebbe opportuno procedere nella nostra scuola, ma credo in tante altre della Provincia, a profonde ristrutturazioni degli edifici che necessitano di coibentazione, sostituzione infissi, modifica degli impianti di riscaldamento, sostituzione di corpi luminosi a led e di tante altre modalità che consentano davvero il risparmio energetico.
Chiudere il riscaldamento al venerdì pomeriggio per riaccenderlo al lunedì mattina non darà alcun tipo di risparmio, ma sarà, invece, fonte di numerose contraddizioni per la vita scolastica ristretta di un mese rispetto a quella precedente. Penso ai ragazzi disabili che perdono più di trenta giorni di opportunità di socializzazione e di intervento personalizzato, penso agli incontri scuola famiglia possibili soltanto per molti genitori al sabato mattina, penso alle numerosissime attività di educazione civica che si sviluppano in rete con le tante associazioni cittadine, penso, soprattutto, al venir meno della presenza giovanile al sabato in una città così a rischio di privazione economica per quanto riguarda il sistema di bar, locali,… Penso soprattutto ai trasporti che di sabato dipendono dagli studenti e che saranno tagliati, lasciando scoperto il nostro territorio anche nel prefestivo.
In tempi come questi in cui i privati godono del “110%” e al pubblico viene dato attraverso il PNRR un grande apporto di risorse in questo senso, la Provincia di Alessandria, con i suoi amministratori, dovrebbe dimostrare di tenere alle scuole almeno con questa opzione di accompagnamento alla realtà dei cinque giorni su sette che arrecherà a Casale un gravissimo danno, sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista della qualità del servizio scolastico per gli studenti che abitano in alcuni casi a più di cinquanta chilometri dalle nostre scuole.
Accludo qualche foto delle nostre finestre al “Lanza” per rendere ragione di quanto si è esposto e ricordo che gli impianti di riscaldamento che sono in capo al Comune delle scuole “Lanza” e “Hugues” necessitano di una radicale trasformazione perché ancora risalenti agli anni Cinquanta. I privati hanno già cambiato, da almeno due decenni, sia gli impianti centrali sia i tubi sia i radiatori.
Per interventi come questi, anche noi siamo disponibili e aperti in agosto e diamo la nostra massima disponibilità perché i tecnici possano fare sopralluoghi e richiedere risorse al governo centrale, giustificandosi, così, in modo forte davanti alla Corte dei Conti. Risparmiare si può e si deve, ma non soltanto con tagli lineari che, invece di essere poi “virtuosi”, lasciano tutto come prima e consentono alle Province di sopravvivere senza riuscire mai a recuperare un ruolo oggi fondamentale nella programmazione pubblica.