«Adesso i contagi scendono anche in provincia. E a un ritmo più deciso»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
I miglioramenti emersi sul finire della scorsa settimana trovano, per fortuna, immediata conferma. A livello regionale, sicuramente, ma anche per quanto riguarda l’Alessandrino, che accentua il ritmo della propria discesa.
È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «i numeri stanno finalmente calando, non troppo rapidamente, ma la tendenza è chiara. E la nostra provincia, che ha raggiunto il picco lo scorso 18 luglio, quindi con tre giorni di ritardo rispetto al Piemonte, adesso migliora con maggiore decisione».
Nella consueta classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia resta al comando a quota 847, con un calo del 22%. Piazza d’onore per Alessandria, 697 e meno 16%, mentre a completare il podio c’è il Piemonte (673 e meno 22%). Chiude il quadro la Lombardia, 667 e riduzione pari al 24%.
La migliore provincia regionale è Cuneo, 621, i peggiori purtroppo siamo noi, appunto a 697.
«A livello di numeri assoluti – precisa il professore – il contributo di Torino si riduce leggermente, dal 54% al 52%, mentre Cuneo, che incideva per il 10%, ora ‘pesa’ l’11%. Alessandria rimane invece stabile al 10%». La ‘schiarita’ generale è confermata dalla riduzione del tasso di positività, che era al 21,1% e che ora scende al 17,3%, quindi quasi 4 punti in meno.
«E questo nonostante non siano praticamente scesi i tamponi, la cui media giornaliera rimane intorno a quota 24mila. La notizia peggiore, per quanto sia un concetto relativo, riguarda le ospedalizzazioni: i ricoveri ordinari aumentano ancora, è vero, e arrivano a 644 (51 in più rispetto ai 593 di martedì scorso, ndr), ma il tasso di occupazione, pari al 9,5%, è il più basso d’Italia».
Rimangono stabili le terapie intensive, ferme a 15, con indice di saturazione al 2,4%: una cifra che non desta preoccupazioni e che colloca il Piemonte ai vertici nazionali.
Per quanto riguarda i decessi, si sale leggermente (da 17 a 19) ma con variazioni che non determinano modifiche sostanziali a livello di tendenza.
Chiusura, come sempre, dedicata ai numeri dell’Alessandrino. Bianchi osserva come «i contagi settimanali diminuiscano di 553 unità, da 3407 a 2854, con una media di 408 casi al giorno. Non è ancora un rendimento che si possa definire eccellente, ma si vedono i primi concreti segnali di miglioramento. La speranza, a questo punto, è di proseguire in questo modo, accelerando ulteriormente nei prossimi giorni».