Il 22 luglio è la Giornata mondiale del cervello
Ricorre oggi, 22 luglio, la Giornata mondiale del cervello (World Brain Day) promossa dalla World Federation of Neurology, con lo scopo di sensibilizzare e far conoscere meglio alla popolazione le patologie neurologiche e neurodegenerative.
Con l’età media che va aumentando, parallelamente anche il decadimento cognitivo accresce con un incremento delle malattie neurologiche degenerative che si possono dividere in due classi:
Le cause di queste patologie sono principalmente riconducibili alla crisi energetica delle cellule nervose e il mancato smaltimento di proteine con conformazione anomala: le cellule nervose, infatti, essendo sempre attive consumano più energie delle altre cellule del nostro corpo e di conseguenza il naturale processo di invecchiamento può causare un calo nella produzione di energia, che risulta così insufficiente per i neuroni. Sempre a causa del processo di invecchiamento le proteine tendono a ripiegarsi male nello spazio tridimensionale, il sistema di smaltimento non le riconosce e queste grosse molecole non vengono smaltite, con conseguente accumulo.
Questi processi sono stati studiati e scoperti nell’ultimo decennio, dando il via a diversi progetti di ricerca nel tentativo di migliorare la funzionalità delle cellule nervose e di intervenire sul processo di smaltimento delle proteine e sul loro ripiegarsi.
Come si può invecchiare in salute?
Alcuni studi dimostrano che diverse attività proteggono il cervello da un invecchiamento malsano:
- l’attività fisica di tipo aerobico, praticata un paio di volte a settimana riduce il rischio di Parkinson e Alzheimer;
- il consumo moderato di caffè, ricopre un ruolo protettivo nei confronti dell’insorgenza del Parkinson;
- mantenersi attivi mentalmente, come viaggiare, fare le parole crociate e passatempi enigmistici, suonare uno strumento, impegnano il cervello e riducono il rischio di demenza.