Dimissioni di Draghi, botta e risposta Molinari-Fornaro
I capigruppo di Lega e Leu alla Camera e la caduta del Governo
La caduta del Governo Draghi ovviamente si rifletterà anche sul territorio: quali ricadute per i fondi Pnrr, innanzitutto, grazie ai quali tanti progetti – ad Alessandria e non solo – erano stati imbastiti?
Sul fronte parlamentare, il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, giudica che “la colpa della crisi politica è da ripartire tra il M5S che l’ha generata e il Pd, che ha preferito il campo largo alla stabilità del Paese. La Lega ha votato sempre la fiducia, anche quando ha criticato i provvedimenti del governo. La Lega ha messo da parte anche l’interesse partitico, perché avendo la Meloni all’opposizione sapevamo di perdere consenso ma siamo rimasti comunque al governo”.
Secondo l’esponente del Carroccio, “il nuovo patto evidentemente non poteva comprendere chi aveva generato la crisi: e quindi noi abbiamo proposto un nuovo patto senza i Cinque Stelle. Se la sinistra non è stata disponibile a fare questo passo non penso si possa imputare a noi questa responsabilità”.
Non è ovviamente dello stesso avviso il capogruppo di Leu alla Camera, Federico Fornaro: “Al Senato ogni senatore è stato posto di fronte alle proprie responsabilità nei confronti del Paese. Non si dica che sono tutti uguali. C’è chi ha votato a favore della fiducia, mettendo innanzi a ogni altra cosa l’interesse generale dell’Italia, che di tutto aveva bisogno meno che di una crisi di governo e di due mesi di campagna elettorale. C’è chi invece ha preferito privilegiare il proprio tornaconto elettorale con buona pace degli slogan ‘Prima gli italiani’. Gli italiani nelle urne sapranno giudicare la differenza dei comportamenti”.