Smart City: il Tar respinge il ricorso di Enel Sole
Paolo Arrobbio (Amag): "Alessandria ha l’occasione, imperdibile, di proiettarsi nel futuro: spero non si blocchi il progetto"
"Il presidente lascia ad Alessandria e al territorio un’Amag risanata e con progetti all’avanguardia"
“Paolo Arrobbio, quattro anni fa, accettò la sfida quasi impossibile di guidare una multiutility come Amag, ridotta dal centrosinistra in condizioni più che precarie, per non usare termini troppo forti. Con un lavoro quotidiano fatto di impegno, competenze e abnegazione è riuscito da un lato a risanare conti ampiamente deficitari, saldando i debiti con i fornitori e riconquistando la fiducia del sistema bancario, all’epoca assolutamente perduta. Dall’altro lato ha saputo guardare al futuro, e avviare progetti di assoluta eccellenza, dalla smart city alle comunità energetiche”: così il Gruppo consiliare e il direttivo della Lega di Alessandria commentano e ringraziano l’operato del presidente del Gruppo Amag, in scadenza in questi giorni.
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Paolo Arrobbio (Amag): "Alessandria ha l’occasione, imperdibile, di proiettarsi nel futuro: spero non si blocchi il progetto"
“Arrobbio – continua la nota della Lega – in coerenza con il proprio percorso, non ha voluto presentare la propria ricandidatura alla guida del Gruppo, di cui in questi giorni si rinnoveranno completamente i vertici. Anche qui, vale la pena sottolineare che, mentre il centrosinistra prima delle elezioni comunali del 2017 ‘blindò’ i propri manager con contratti in scadenza due anni dopo il mandato del sindaco, la Giunta Cuttica ha scelto la strada della trasparenza, lasciando alla nuova amministrazione, come giusto che sia, la possibilità di scegliere i manager che dovranno guidare la capogruppo Amag Spa e le diverse controllate, nei prossimi tre anni. Al nuovo sindaco non possiamo che augurare di riuscire ad individuare figure che abbiano almeno la metà delle competenze e della passione del presidente Arrobbio. Perché Alessandria e i tanti altri comuni soci di minoranza di Amag non debbano ritrovarsi ‘punto e a capo’, con importanti progetti già avviati mandati in soffitta o in stand by, e magari con la multiutility svenduta a qualche grande player del mercato nazionale”.