Aggressione al Cristo. Divieto di dimora al responsabile
Atti persecutori e lesioni nei confronti di una donna. Ma il bersaglio dell'uomo era tutto il vicinato
ALESSANDRIA – A seguito di una meticolosa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, il 4 luglio scorso è stata data esecuzione alla misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Alessandria a carico di un cittadino italiano, ritenuto responsabile di atti persecutori e lesioni nei confronti di una vicina di casa.
L’attività investigativa era iniziata a maggio a seguito dell’aggressione subita all’interno di uno stabile del quartiere Cristo da una donna, che nel corso di un litigio era stata colpita dal vicino di casa con un calcio al petto, che la faceva rovinare lungo le scale, e da un pugno al volto, che le aveva causato un trauma cranico facciale, contusioni multiple ed una vistosa tumefazione all’orbita sinistra. La donna, nel corso dell’aggressione, veniva anche offesa con gravi insulti omofobi.
Sul posto era intervenuta in soccorso della donna una Volante della Polizia di Stato per i primi accertamenti e l’escussione della vittima, poi affidata alle cure dei medici.
L’attività investigativa della Squadra Mobile, con l’audizione di numerosissimi condomini dello stabile teatro dell’aggressione, ha consentito da un lato di delineare un quadro preciso e concordante di atti persecutori in danno della malcapitata e dall’altro di evidenziare molteplici condotte di prevaricazione anche nei confronti degli altri abitanti lo stabile, che in alcuni casi addirittura sono arrivati a vendere l’alloggio per evitare ogni tipo di ulteriore contatto con l’indagato.
Le numerose dichiarazioni rese hanno portato a corroborare pienamente il racconto della vittima, che per anni aveva resistito alle angherie dell’indagato, fino al grave episodio del 6 maggio scorso, che l’ha portata ad allontanarsi dalla propria abitazione per timore di nuovi atti violenti.
Gli elementi così raccolti dal personale della Squadra Mobile hanno indotto il Gip di Alessandria, a seguito della richiesta di emissione di misura cautelare personale da parte della Procura della Repubblica, ad applicare nei confronti dell’indagato il divieto di dimora nel comune di Alessandria.
Il provvedimento è stato notificato anche alla vittima, che ha potuto fare rientro, in tranquillità, nel proprio alloggio.