Consiglio comunale, scontro Lega-Pd sul sostegno a Draghi
Non ammesso un Odg del Carroccio in assemblea: "Buon campo largo". La risposta di Rita Rossa: "Mi sarei aspettato questo documento da FdI, ma..."
E’ ancora polemica tra Lega e maggioranza in consiglio comunale: nonostante l’assenza di due membri su tre del gruppo (in aula il solo Gianfranco Cuttica di Revigliasco), il Carroccio con una nota ufficiale sottolinea di “aver apprezzato la scelta del sindaco di Alessandria di non sottoscrivere la lettera a sostegno di Mario Draghi, per rispetto delle diverse sensibilità politiche non solo della sua maggioranza, ma soprattutto di tutta la nostra comunità. Ci fa meno piacere che la nostra proposta di Ordine del Giorno sul tema non sia stata ammessa alla discussione del consiglio comunale di questa sera: gli esponenti del Partito Democratico, in particolare, si sono opposti, dichiarandosi a favore della lettera. Al contrario del loro sindaco e compagno di partito. Al di là dei formalismi, cosa sta succedendo all’interno del centrosinistra? Paura di non avere i numeri, già in partenza di consiliatura?”.
“Il Partito Democratico di Alessandria prende già le distanze dal suo sindaco? E come mai il sindaco di Torino è fervente “draghiano” – continua la nota del gruppo consiliare Lega – e così l’onorevole Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera, mentre Abonante frena? Quel freno a mano tirato si chiama per caso M5S? Se è così, si accorgerà presto, il sindaco di Alessandria, come è complicato amministrare con certi alleati. Buon campo largo”.
“Il Pd è al fianco del suo segretario Enrico Letta e dei sindaci che hanno promosso l’iniziativa della firma a sostegno del premier Draghi, così come hanno fatto associazioni di categoria, personaggi del mondo dell’economia e della cultura – risponde il capogruppo ‘dem’ a Palazzo Rosso, Rita Rossa – Se il governo cadesse, sarebbe un grave danno per il Paese e anche per tutte quelle realtà, come Alessandria, che aspettano il sostegno dei fondi del Pnrr. Detto questo, il sindaco Abonante ha spiegato chiaramente di non aver sottoscritto la lettera perché della crisi di governo se ne deve occupare il Parlamento, non l’amministrazione alessandrina”.
Questo il motivo del ‘no’ nella capigruppo all’Odg della Lega? “Il nostro voto è in coerenza con quanto dichiarato dal primo cittadino. Al contrario, vedo con sorpresa che un documento contrario al governo Draghi arriva dal gruppo della Lega, mentre me lo sarei atteso magari da Fratelli d’Italia. Quella Lega in cui importanti sindaci, come Brugnaro (Venezia) o Rasero (Asti), hanno firmato l’appello al presidente del Consiglio. Quindi dove stanno le spaccature?“.