"Casa delle Donne, aspettiamo un segnale dal nuovo sindaco"
Il collettivo Non Una di Meno: "Attendiamo la conferma della volontà di regolarizzare la permanenza nell'ex asilo Monserrato"
Il collettivo: "Lo sgombero? Rassicurazioni che al momento sia scongiurato"
Primo incontro tra il sindaco Giorgio Abonante, l’assessore Giorgio Laguzzi e alcune rappresentanti di Non Una di Meno in merito al futuro della Casa delle Donne di piazzetta Monserrato: “A inizio luglio, poco dopo l’insediamento del nuovo sindaco della nostra città, abbiamo sciolto il presidio con cui per due lunghi mesi abbiamo impedito l’esecuzione dello sgombero della Casa delle Donne – spiegano le ragazze del collettivo – L’abbiamo fatto in ragione delle promesse e delle prese di posizione assunte in campagna elettorale da Giorgio Abonante”.
"Casa delle Donne, aspettiamo un segnale dal nuovo sindaco"
Il collettivo Non Una di Meno: "Attendiamo la conferma della volontà di regolarizzare la permanenza nell'ex asilo Monserrato"
Cosa è scaturito dal confronto? “Abbiamo ricevuto rassicurazioni rispetto al rischio che il procedimento di sgombero, che continua a pendere sulla testa della Casa, sia al momento scongiurato. Sappiamo bene che la proprietà della struttura non fa capo al Comune, ma sappiamo con altrettanta certezza che una presa di posizione netta da parte dell’amministrazione comunale può invertire la rotta ed evitare l’intervento della Forza pubblica. Sindaco e assessore si sono detti disponibili ad aprire un tavolo di trattative per dare vita a un iter che abbia come obiettivo l’assegnazione dell’ex asilo Monserrato e il riconoscimento dell’esistenza della Casa delle Donne come spazio di autodeterminazione e produzione di pensiero e contrasto alla violenza di genere”.
Casa delle Donne, Lega e FdI attaccano
Dopo la richiesta di Non Una di Meno, la minoranza chiede chiarezza al sindaco Abonante
Non solo: “Consapevoli che l’iter burocratico che condurrà all’assegnazione della Casa delle donne non si concluderà in tempi brevi – sostengono da Nudm – abbiamo avanzato una prima esplicita richiesta: rivogliamo l’acqua. Sono infatti passati più di due anni, peraltro in piena pandemia, da quando la Commissaria Barbara Rizzo, deputata alla ricostruzione dei bilanci dell’ex Ipab (nonché allo sgombero della Casa), ha ordinato ad Amag di interrompere la fornitura di acqua. In questi due anni, non ci siamo mai arresÉ™ e abbiamo proseguito con le nostre iniziative, nonostante il disagio e la fatica nel rifornirci di un bene così essenziale come l’acqua. Il sindaco e l’assessore Laguzzi hanno espresso la volontà di risolvere la situazione intervenendo con Amag per procedere al riallaccio dell’acqua. Aspettiamo che alle parole seguano i fatti, nella speranza che la Casa possa tornare, da settembre, nel pieno delle sue attività, con l’acqua allacciata. Intanto non abbassiamo la guardia e rimaniamo prontÉ™ a fare quanto sarà necessario per difendere l’esperienza della Casa delle Donne”.