Benedicta Festival, le storie dei rifugiati per capire l’oggi
Proseguono le "Conversazioni in Appennino" a cascina Pizzo: il regista Laugelli presenterà le sue interviste video ad afghani
BOSIO — Nuovo appuntamento in vista nell’ambito della seconda edizione del “Benedicta Festival – Arte e Manutenzione della Memoria”. Dopo il successo dello scorso anno, l’associazione Memoria della Benedicta, grazie all’importante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte, amplia il campo delle connessioni tra la storia e la produzione artistica più recente per fare “memoria” e raccontare gli eventi del passato che hanno contribuito a plasmare il nostro presente.
Oggi, le “Conversazioni in Appennino” a Cascina Pizzo di Bosio ospiteranno il regista alessandrino Lucio Laugelli che, dalle 16.00, presenterà il docu-film “We Cannot Live under that flag”. Dopo la merenda a base di prodotti tipici della zona di Capanne di Marcarolo si terrà il concerto di Daniele Gennaro, Mara Tinto e Giorgio Penotti.
Sabato scorso nei locali dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni, è stata inaugurata la mostra fotografica di Filippo Riberti intitolata “Donne D’Appennino”, visitabile su prenotazione fino al 25 settembre. Un’esposizione personale, frutto di un lungo reportage realizzato dal fotografo genovese tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, che ha come protagonisti i membri della famiglia Parodi della Cascina Cornagetta a Capanne di Marcarolo (Bosio-Alessandria). Data la specificità del tema scelto, l’attenzione dei curatori della mostra si è concentrata soprattutto sulla figura di Rosa Repetto, Rusìn, paradigma ideale della vita in cascina, del ruolo e delle occupazioni delle donne dell’area dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni.