«Situazione stabile, ma i nuovi contagi aumentano ancora»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
La situazione si conferma sostanzialmente stabile, perché i contagi – in senso assoluto – continuano ad aumentare, ma il ritmo di crescita è più basso. Anche se il Piemonte, e in particolare Alessandria, vanno meno bene di Italia e Lombardia.
È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «i dati di questo aggiornamento non sono del tutto buoni, ma vanno comunque interpretati nel complesso in maniera positiva. Le notizie migliori arrivano dagli ospedali, dove non si registrano affanni, però sul fronte dei ‘nuovi casi’ forse dobbiamo rinviare di qualche giorno il raggiungimento del picco».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, l’Italia consolida il primato in testa alla classifica: il dato attuale è 1142, con variazione percentuale, però, soltanto dell’8%. Al secondo posto c’è la Lombardia, 881 e a sua volta più 8%, mentre il Piemonte raggiunge 863, con incremento del 21%. Alessandria fa ancora peggio, perché sale del 34% fino a quota 769.
La migliore provincia resta Cuneo, 620, mentre Biella è sempre la peggiore con 954.
«In materia di numeri assoluti – aggiunge il docente – il Piemonte passa da 30553 a 36892 contagi settimanali, quindi 6339 in più e 5270 al giorno di media. Il contributo delle varie realtà? Non cambia di molto, Torino scende dal 56% al 55%, Cuneo sale dal 9% al 10%, Alessandria dall’8% al 9%, Novara rimane all’8%».
Riscontri da interpretare sul fronte tasso di positività, che settimanalmente cresce dal 20,4% al 21,5%, ma negli ultimi giorni sembra tendere a una stabilizzazione. E i tamponi aumentano da 21400 a 24500 di media giornaliera.
Il sistema sanitario, invece, supera l’esame, perché nonostante l’aumento significativo dei contagi, non evidenzia significative criticità.
«Certo – spiega il professore – assistiamo a una crescita dei ricoveri ordinari, che erano 485 e che ora sono 543, ma il tasso di occupazione, che passa dal 7,1% all’8%, resta comunque molto basso».
Discorso analogo, anzi ancora migliore, per quanto riguarda le terapie intensive, che scendono da 11 a 10: l’indice di saturazione, che venerdì scorso era pari all’1,8%, adesso cala all’1,6%.
«I decessi erano 9 e sono 12, ma questo parametro è sempre abbastanza soggetto a variazioni accidentali e poi il tasso di letalità, allo 0,05%, si mantiene in ogni caso ai minimi».
Infine Alessandria, dove i contagi settimanali salgono di 804 unità (da 2344 a 3148). «La media giornaliera raggiunge quota 450 – conclude Bianchi – e per trovare un dato simile dobbiamo tornare indietro allo scorso 9 febbraio. Sono valori nettamente superiori a quelli di un anno fa, ma il contesto è completamente diverso e non si possono fare paragoni di questo genere. La speranza è che il quadro possa migliorare, anche perché le valutazioni su queste singole realtà non sempre sono agevoli».